Vernazza-Madonna di Reggio-San Bernardino
Escursione ad anello, non molto frequentata, all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre con partenza da Vernazza e toccando il Santuario di Nostra Signora di Reggio e il borgo di San Bernardino.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Dalla Stazione ferroviaria di Vernazza si sale (tracciato 508) alla Chiesa di San Francesco poi si percorre l’antico e panoramico selciato che, affiancato dalle stazioni della Via Crucis, conduce al Santuario di Nostra Signora di Reggio.
Di seguito (percorso 581), toccando anche sparsi edifici, si compie un lunghissimo traverso a mezzacosta alternando tratti nel bosco ad altri lungo i terrazzamenti che tagliano i declivi coltivati con percorso, saltuariamente, piuttosto esile o sconnesso.
Raggiunto il borgo di San Bernardino, tramite il tracciato 507 e con splendide visuali sulla costa delle Cinque Terre, si scende con su ripido tracciato fino ad incontrare il tratto di Sentiero Verde Azzurro che collega Vernazza a Corniglia tramite il quale si ritorna al punto di partenza.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Stazione ferroviaria di Vernazza. Non faccio in tempo ad uscire (lato montagne) che immediatamente imbocco a sinistra la scala (percorso 508) che mi porta alla pavimentata via Brigate Partigiane.
Passo a fianco della Chiesa di San Francesco e continuo a salire per scalinata a fianco dell’alto muro di recinzione della proprietà conventuale.
Raggiunta nuovamente via Brigate Partigiane, mi fermo un attimo al bel punto panoramico poi proseguo salendo a fianco del cimitero del paese. E ancora un breve stop per godermi la spettacolare visuale sul sottostante borgo, sui terrazzamenti circostanti e verso Punta Mesco.
Calcando l’antica pavimentazione in selciato, mi alzo di quota con diversi tornanti incontrando le stazioni della Via Crucis.
Supero la Cappella di San Bernardo (q. 182 m.) e continuo a salire. Il tracciato si mantiene piuttosto panoramico sulla valle del Torrente Vernazzola che aggirerò con l’odierna escursione.
Un ultimo tratto meno pendente e recentemente lastricato mi conduce all’ingresso del piazzale retrostante il Santuario di Nostra Signora di Reggio (q. 320 m.). Con una brevissima deviazione percorro l’alberata corte in cui sono presenti una fonte, alcune statue e, vecchio di 800 anni, il più antico cipresso di tutta la Liguria.
L’edificio religioso, dalla facciata romanica, fu già citato nell’anno 1248.
Tornato all’ingresso del cortile, imbocco il tracciato 581 diretto a San Bernardino e, per asfalto, salgo alla strada provinciale percorrendola, in leggera discesa verso Vernazza, per circa 200 metri fino a deviare in salita su di una stretta scalinata in pietra.
Supero, in località Rocche, una prima terrazzata area coltivata e una zona boschiva.
Continuo a mezzacosta, passando a valle di Casa Fontanella e, alternando camminamenti pianeggianti a tratti più pendenti, scavalco le monorotaie che permettono il trasporto delle merci lungo gli erti pendii ricoperti di ulivi e vigne.
Un breve stradello asfaltato mi conduce a Case Pollazzo (m. 400 m.) poi, ritornato su sentiero, sempre seguendo le indicazioni bianco-rosse mi inoltro nella macchia.
Oltrepassato un impluvio e un altro vigneto, il percorso si fa più sconnesso e selvaggio.
Numerosi saliscendi attraverso il bosco di Valle di Bona mi portano a guadare un paio di piccoli corsi d’acqua, presso il secondo dei quali si trova la Fontanella di Cambüè.
Proseguo con attenzione su percorso a tratti molto stretto, sempre avvolto dalla folta vegetazione.
Presso la località Muro superiore il sentiero torna panoramico.
Procedo camminando ancora lungo i terrazzamenti che dominano le case di Muro inferiore.
Tornato nel bosco, oltrepasso un’altra sezione piuttosto movimentata.
Un parapetto in corde, presso un impluvio, protegge da eventuali cadute in un tratto scosceso.
Superati i fabbricati della località Seroa, senza troppa fatica arrivo ad incrociare la strada asfaltata.
Continuo su sentiero pervenendo al bivio con il percorso 507 che seguo giungendo in pochi minuti a San Bernardino (q. 365 m.) dove emerge il Santuario di Nostra Signora delle Grazie edificato agli inizi del ‘900 al posto di una cappella la cui presenza è testimoniata già dal 1584.
Passo a fianco del campanile dove alcune panchine inducono ad una tranquilla sosta con vista sulla costa con Corniglia e Manarola in evidenza.
Seguendo i segnavia esco dall’abitato e, dopo un tratto pianeggiante, scendo ad attraversare la strada asfaltata.
Dopo aver percorso un orizzontale stradello a fondo naturale, con bella vista verso Monterosso e Punta Mesco, riprendo la discesa.
Il tracciato si fa presto ripido e decisamente panoramico sulla costa delle Cinque Terre.
Perdo quota velocemente con il mare e Vernazza ai miei piedi. Alcuni punti sono stati dotati di parapetti, in altri sono stati installati alcune staffe e degli spezzoni di corda a cui appigliarsi nel caso il fondo risulti scivoloso.
La picchiata termina in prossimità dell’incrocio con il frequentato Sentiero Verde-Azzurro (SVA) che collega Vernazza a Corniglia.
Svolto a destra superando, poco più tardi, il chiosco di acquisto o controllo del biglietto necessario, in alta stagione, a chi entri per percorrere il Sentiero Verde-Azzurro.
Rasento la cilindrica torre del medievale del castello dei Doria poi, senza scendere verso il porticciolo, continuo alto sopra la ferrovia per poi calare alla strada principale raggiungendo velocemente la Stazione ferroviaria di Vernazza.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Dicembre 2022
- Durata*: 3h55′
- Tempi progressivi*: Vernazza stazione – Santuario di N. S. di Reggio (1h00′) – San Bernardino (3h00′) – Vernazza bivio SVA (3h45′) – Vernazza stazione (3h55′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono in parte a quanto indicato nella segnaletica presente in loco e in parte a quanto da me impiegato. - Dislivello: +500 m./ -500 m. circa
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Geo4map n. 721 – Cinque Terre Golfo della Spezia 1:25000
- Accesso: Assolutamente sconsigliato l’arrivo in auto. Utilizzare il treno.
- Trasporti pubblici: Treno linea Genova-La Spezia (https://www.trenitalia.com/).
COMMENTI E NOTE:
- Percorso faticoso ma non molto frequentato che regala splendide vedute sulla costa delle Cinque Terre soprattutto durante la salita iniziale e la ripida discesa finale. La parte centrale risulta piuttosto selvaggia, quasi un altro mondo rispetto al resto dell’itinerario.
- E’ necessario possedere adeguato allenamento. Non è una passeggiata!
- Seppure considerabile di difficoltà E (Escursionistica), richiede attenzione soprattutto in alcuni punti stretti ed esposti tra San Bernardino e il Santuario (terrazzamenti alti pochi metri ma sufficienti perchè una caduta possa causare conseguenze) o particolarmente sconnessi.
Nel tratto fra San Bernardino e Vernazza sono presenti alcune sezioni attrezzate per aiutare i meno abituati a camminare su ripidi percorsi rocciosi e sconnessi e in caso di fondo bagnato. - Non adatto a persone poco avvezze ai percorsi sconnessi, piuttosto inclinati o con particolari problemi di vertigini.
- Personalmente preferisco percorrere questo itinerario in senso inverso, affrontando in salita il tratto più erto (Vernazza-San Bernardino) e in discesa la porzione più semplice fra il Santuario e Vernazza. Ma è puramente soggettivo.
Ho, però, ritenuto opportuno descrivere il percorso in senso orario in quanto, procedendo in senso opposto, durante l’alta stagione potrebbe essere richiesto l’acquisto della Cinque Terre Card per superare il punto di controllo/biglietteria sul Sentiero Verde-Azzurro. - Come tutti i percorsi del Parco, i sentieri possono essere soggetti a provvisorie chiusure per cui è sempre buona cosa controllarne la fruibilità nell’apposita pagina del sito del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Altre escursioni pubblicate in zona:
- Da Vernazza a Corniglia lungo il Sentiero Verde-Azzurro
- Monterosso-Vernazza lungo il Sentiero Verde-Azzurro
- Da Corniglia a Volastra e Manarola
- La Spezia-Carpena-Manarola
- Campiglia-Schiara-Monesteroli-Fossola: anello nelle terre di Tramonti
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