Santa Maria del Giogo da Gombio

Santa Maria del Giogo da Gombio

Fra stradelli e sentieri da Gombio fino alla dorsale che collega Punta dell’Orto a Santa Maria del Giogo da cui si aprono belle viste sul lago d’Iseo.

Lago d'Iseo
Lago d’Iseo

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Da Gombio si segue l’itinerario denominato “Sentiero delle Sorgenti e dei Lupi” che sale, all’interno del bosco accompagnato da diverse bacheche illustrative, lungo la Valle di Saino.
Usciti dalla rigogliosa vegetazione ci si innesta nel lungo percorso denominato “Sentiero delle Tre Valli Bresciane o “Sentiero 3V”.
Alle case di Gremone si ritrova l’asfalto che si abbandona una volta superato San Giovanni.
Si cammina a mezzacosta affacciati sulla vallata e sulle montagne circostanti poi, in salita, si perviene a Zoadello.
Dopo aver seguito la Strada Provinciale per un brevissimo tratto, si risale faticosamente nel bosco fino alla sommità della dorsale che collega Punta dell’Orto al Monte Castellino.
La si percorre con percorso molto piacevole che offre magnifiche viste sul territorio circostante tra cui scorci sul sottostante Lago d’Iseo.
Si oltrepassano i fabbricati di Colmi e Cuna poi, aggirata la cima del Monte Castellino, si perviene al Santuario di Santa Maria del Giogo.

Scesi al sottostante borgo, si continua attraverso il bosco sul pianeggiante percorso 311.
Passata la località Pezzolo il percorso si fa più aperto.
Si supera l’area della Palazzina Morotti e la località Cucca poi, presso Domaro, si svolta su stradello privato con cui si scende al punto di partenza.

fiori
Un vaso di fiori particolare

DESCRIZIONE COMPLETA:

Partenza da Gombio, all’incrocio fra la Strada Provinciale e Via Cortivazzo (q. 380 m. circa) nei cui pressi parcheggiamo.
Seguendo via Cortivazzo, ci incamminiamo lungo l’itinerario denominato “Sentiero delle Sorgenti e dei Lupi” (segnavia 306), percorso tematico con numerose bacheche illustrative.

Giunti al termine della via, presso l’ingresso di un’azienda, imbocchiamo un sentiero nel bosco ben contrassegnato in bianco-rosso.
Guadagniamo quota lungo il tracciato che rimane parallelo al fondo della Valle di Saino.
Alcune piccole e facoltative deviazioni dal percorso principale portano a vari punti di interesse tra cui una carbonaia e la caratteristica sorgente Pihol.

Sorgente Pihol
Sorgente Pihol

Oltrepassiamo un ponticello in legno e, più a monte, il bivio per le Loére.
Usciti dalla rigogliosa vegetazione ci innestiamo nel lungo itinerario denominato “Sentiero delle Tre Valli Bresciane” o “Sentiero 3V” (segnavia bianco-azzurri) dedicato alla memoria di Silvano Cinelli, cofondatore del percorso di 120 km deceduto durante le giornate inaugurali.

Gombio Sentiero dei Lupi
Lungo il Sentiero dei Lupi

Pervenuti alle case di Gremone ritroviamo l’asfalto.
Presso la Santella Ave Maria (q. 640 m. circa) scendiamo per via Gremone poi, lungo la Provinciale mantenendo la medesima direzione, tra gli edifici di San Giovanni.

Superata la chiesa parrocchiale, all’incrocio per Ome (q. 590 m. circa) proseguiamo diritto passando sotto ad un voltone poi a fianco del campetto sportivo.

San Giovanni
San Giovanni

Camminiamo a mezzacosta affacciati sulla vallata. Di fronte a noi la dorsale tra Punta dell’Orto, Santa Maria del Giogo e il Monte Rodondone poi più a nord Punta Almana e il Monte Guglielmo.

sentiero 3V
Vista dal sentiero 3V

Al bivio con una sterrata strada agro-silvo-pastorale, seguiamo quest’ultima superando una sbarra e abbandonando momentaneamente il sentiero 3V.
Procediamo su comodo percorso nel bosco.

Senza deviare dal percorso pianeggiante, passiamo a fianco di un’area attrezzata per esercizi ginnici fino ad incontrare nuovamente il percorso 3V in località Pianello (q. 620 m. circa) che seguiamo prima verso nord (destra) poi nord-ovest (sinistra) in direzione di Zoadello superando un’altra sbarra.

strada Pianello Zoadello
Verso Zoadello

Guadagnando costantemente quota raggiungiamo Zoadello e, ancora, l’asfalto.
Mantenendoci in leggera salita, percorriamo per circa 200 metri la Strada Provinciale per poi svoltare su di un più stretto e pendente stradello.
Giusto poche decine di metri più tardi, sempre seguendo i frequenti segnavia bianco-azzurri del percorso 3V, deviamo su sentiero immergendoci un’altra volta nel bosco.

Elleboro
Fioritura di elleboro

Ancora un breve tratto su asfalto poi seguiamo, per diverse centinaia di metri, uno stradello a fondo naturale.
Ritornati su sentiero l’ascesa si fa più faticosa. Alcuni tratti sono molto ripidi.

Raggiunta la dorsale presso la Pozza Nuova (q. 910 m. circa) la percorriamo verso est mantenendoci sul sentiero 3V.

Sentiero 3V Pozza Nuova
Segnaletica a Pozza Nuova

Saliamo alternando tratti nel bosco ad altri tra i prati. Alle nostre spalle Punta dell’Orto.
Il percorso è molto piacevole e offre magnifiche viste sul territorio circostante.

Sentiero 3V vista
Camminando sulla dorsale

Attraversata la strada asfaltata che sale da Zoadello, continuiamo sul tracciato 3V ora coincidente con il percorso 255 (Sentiero degli Elfi). Dopo un brevissimo tratto lungo uno stradello a fondo naturale, si aggira la recinzione di un fabbricato tornando sullo spartiacque dove si incontrano alcune postazioni di caccia.
Incantevoli gli scorci sul sottostante Lago d’Iseo con Monte Isola in evidenza. Solo un po’ di foschia disturba un poco la visuale.

Sentiero 3V
Sul Sentiero 3V lungo la dorsale

Oltrepassiamo le case di Colmi procedendo sempre in direzione nord-est.
Presso i fabbricati di Cuna (q. 933 m.) il tracciato diviene più stretto tagliando il boscoso pendio sul lato della Val Trompia.  

Sentiero 3V Cuna
Verso gli edifici di Cuna

Dopo aver aggirato la cima del Monte Castellino, scendiamo ad una selletta e, sempre lungo il percorso 3V, perveniamo al Santuario di Santa Maria del Giogo (q. 968 m.), già edificio religioso con ospizio nel XIV secolo, in parte del quale è stato realizzato un rifugio alpino dalla sezione di Polaveno. E’ proprio qui che nel 1921 si tenne il primo ufficioso raduno nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, fondata appena due anni prima.
E’ sempre qui che nel 1964 gli stessi alpini posizionarono la statua della Madonna. Non manchiamo di guardare il panorama circostante. Oltre alle cime dell’Alta Val Trompia e una porzione di Orobie bergamasche, nelle giornate più limpide la vista può spaziare fino al Monte Rosa.

Santa Maria del Giogo
Santa Maria del Giogo

Scendiamo al sottostante borgo dove, dal cortile della trattoria, c’è un’altra bella vista sul lago.
Sul lato opposto si apre la Valle di Gombio, da cui siamo partiti, e una porzione di Val Trompia.

Santa Maria del Giogo Lago d'Iseo
Vista sul Lago d’Iseo

Dopo una piacevole pausa pranzo, riprendiamo il cammino.
Evitiamo di scendere direttamente al punto di partenza utilizzando il sentiero 309 perché poi saremmo costretti a percorrere oltre un km di Strada Provinciale.
Procediamo allora lungo il pianeggiante percorso 311 diretto a Gardone.

sentiero 311 Gardone Santa Maria
Sul sentiero 311

Il tragitto, tagliando il boscoso versante sud-orientale del Monte Rodondone, è tranquillo e poco faticoso.
Dalla località Pezzolo il percorso si fa più aperto.
Passiamo tra i fabbricati che caratterizzano l’area della Palazzina Morotti, storico edificio fortificato da due torrette.

Palazzina Morotti
Palazzina Morotti

Dalla località Cucca (q. 875 m.) il tracciato diviene, in parte, cementato.
Raggiunto un bivio presso Domaro (q. 804 m.), abbandoniamo il percorso 311 per svoltare su strada privata.

Ad un primo tratto piuttosto pianeggiante segue una lunghissima discesa cementata e asfaltata che, con numerosi tornanti, ci porta presso il fondo dell’impluvio solcato dal Torrente Pirlo.
Un prolungato rettilineo meno pendente ci conduce ad un’altra serie di tornanti e a ritrovare la Strada Provinciale proprio presso il punto di partenza.

strada privata Gombio Domaro
In discesa verso Gombio

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Febbraio 2023
  • Durata*: 5h30′
  • Tempi progressivi*: Gombio via Cortivazzo – Gremone (1h00′) – San Giovanni (1h10′) – Pianello (1h40′) – Zoadello (2h00′) – Pozza Nuova (2h50′) – Santa Maria del Giogo (3h35′) – Cucca (4h05′) – Bivio presso Domaro (4h25′) – Gombio via Cortivazzo (5h30′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco.
  • Dislivello: +700 m./ -700 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: Ingenia – La via del Ferro n. 02 – Valle Trompia – 1:25000
  • Accesso: Da Brescia risalire la Val Trompia e a Gardone svoltare in direzione di Palaveno raggiungendo Gombio fermandosi presso via Cortivazzo; dall’uscita autostradale di Brescia Est procedere lungo la superstrada per il Lago d’Iseo, prendere l’uscita per Ome superata la quale procedere verso Gardone Val Trompia fino ad arrivare a Gombio fermandosi presso via Cortivazzo.
  • Trasporti pubblici: Da Brescia bus per Ponte Zanano (linea S201) poi altro in direzione Iseo con fermata a Gombio (https://brescia.arriva.it/area/valle-trompia/)

COMMENTI E NOTE:

  • Percorso piacevole con splendida veduta del Lago d’Iseo. Può risultare piuttosto fangoso nei periodi piovosi.
  • Non sono presenti tratti esposti e difficoltà tecniche particolari.
  • L’itinerario può essere seguito in entrambi i sensi seppure io lo preferisca come descritto, percorrendo la lunga stradina finale, un po’ noiosa, in discesa.
  • Per accorciare il percorso, da Santa Maria del Giogo si può utilizzare il sentiero 309 scendendo direttamente sul fondo valle ma poi sarà necessario percorrere circa 1 km di Strada Provinciale.
  • Volendo allungare un poco, da Pozza Nuova si può salire sulla panoramica vetta di Punta dell’Orto da cui si può ammirare anche la parte più meridionale del Lago d’Iseo.

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