Fra sentieri e stradelli di Palagano e dintorni

Fra sentieri e stradelli di Palagano e dintorni

Escursione ad anello affacciata sulla Valle del Dragone, fra sentieri e stradelli che collegano Palagano a Lama Lunga e Montemolino.

Sentieri di Palagano
Verso Serraglio

La traccia è stata rilevata direttamente e potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze.

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


DESCRIZIONE:

Lascio l’auto nell’ampio piazzale (q. 705 m.) vicino alla farmacia, a fianco della Strada Provinciale 28 e sede del mercato settimanale.

Palagano murales Oreste
Murales sulla parete del cinema di Palagano

Nei giorni scorsi è nevicato e tutto è bianco.

Cammino lungo la Provinciale in direzione di Monchio (nord) e dopo un centinaio di metri svolto su via La Preda.
Presso l’incrocio è presente anche la segnaletica verticale del CAI.
Qui hanno inizio i sentieri 578 e 580.

Procedo sempre diritto lungo la via asfaltata uscendo presto dal paese.
Subito la visuale si allarga sulla valle del Dragone.

Supero un pilastrino votivo arrivando agli edifici di Casa Costri in cui è presente una torre settecentesca.

Palagano pilastrino votivo
Pilastrino votivo

Lascio le case alla mia sinistra e, abbandonando lo stradello principale, salgo lungo una mulattiera che si inoltra nel bosco.

sentieri di Palagano, Casa Costri
Bivio presso Casa Costri

Procedo con pendenza alterna facendo attenzione a non imboccare sentieri sbagliati ma mantenendo sempre il percorso più evidente.
Sono presenti, seppur non fitti, anche alcuni segnavia bianco-rossi a facilitare l’orientamento.

Raggiunto il bivio fra i sentieri 578 e 580 (q. 724 m.), continuo sul primo con leggeri saliscendi evitando le varie deviazioni che man mano incontro.

Palagano sentieri 578 580
Bivio tra i sentieri 578 e 580

Sempre con saliscendi, alternando sezioni nel bosco ad altre aperte fra panoramici campi, arrivo ad un piccolo gruppetto di case da cui il percorso diviene asfaltato.

Palagano sentiero 578
In discesa verso il Ghiareto

Intersecata la stradina principale, la seguo a sinistra per pochi metri per poi deviare subito fra le case del Ghiareto (q. 713 m.) su di un’altra strada che dopo alcune decine di metri diviene sterrata.

La campestre mantiene pendenze piuttosto dolci fino ad una curva secca in salita per poi arrivare ancora su di una stradina asfaltata.
Evitando di salire al piccolo agglomerato di Lama Lunga, svolto a sinistra (nord-est).

Dopo alcune centinaia di metri giungo al bivio di Ca’ d’Andrea (q. 737 m.).
Mi fermo ad ammirare il bel panorama circostante che spazia lungo tutta la valle del Dragone.
Oggi è presente uno strato di nuvole basse che limitano la visuale ad una quota inferiore ai 1200 metri.

Panorama Valle Dragone
Panorama dal bivio fra i sentieri A e 578

Il tracciato 578 continua in discesa verso la Strada Provinciale 24.
Io imbocco invece il sentiero A che guadagna decisamente quota diretto a Lama Lunga.

Dopo circa 100 metri arrivo ad un bivio a Y. La mulattiera più evidente sale verso sinistra, io devo invece seguire l’altra invasa dalla vegetazione.
Per comodità, procedo parallelo sul bordo dell’adiacente prato.
Entro presto nel bosco sempre seguendo i radi e sbiaditi segnavia bianco-rossi.

Tornato in campo aperto, raggiungo lo stradello sterrato che a sinistra porta ad un fabbricato. Io svolto invece verso destra (sud-est) arrivando, dopo circa 500 metri attraverso una bella distesa prativa, agli edifici superiori di Lama Lunga.

Palagano Lama Lunga
Verso Lama Lunga

Salgo per asfalto poche decine di metri poi devio su di una stradina secondaria (q. 798 m.) in direzione della Libbra.
E’ un piacevole tratto in un ampio altopiano prativo.
Quando lo stradino volta secco verso gli edifici del Serraglio, io seguo la campestre che procede diritto (est).

Palagano sentiero A
La piana presso il Serraglio

Supero un avvallamento poi guadagno ripidamente quota inoltrandomi nella vegetazione in direzione della montagna.
La carrareccia ora devia decisa verso sud.

Alterno tratti piani ad altri in salita.
Tagliato un campo dal quale è visibile anche la Pietra di Bismantova, passo a fianco di un manufatto dell’acquedotto ritornando nel bosco sempre accompagnato da qualche segnavia bianco-rosso.

Valle Dragone
Panorama sulla val Dragone

I buchi di alcune tane di volpe risaltano in mezzo alla neve.
Una brevissima discesa mi porta ad incrociare un’altra mulattiera che seguo verso monte (sinistra, sud).

Procedo lungo il ripido e boscoso fianco occidentale del Pizzone fino a raggiungere una più ampia stradina forestale che seguo in salita arrivando poco dopo ad incrociare il tracciato 574 (q. 964 m., pilastrino votivo) proveniente dalla Maestà dei Cavaini.

sentieri di Palagano
Bivio fra i sentieri A e 574

Mi trovo sulla dorsale fra le valli del Dragone e del Rossenna.

Procedo lungo il percorso 574 in direzione di Montemolino.
Sono presenti molte pozze d’acqua in questa zona dell’itinerario.

In località Cialamina oltrepasso l’edificio di un ristorante e, presso un vecchio fabbricato in sasso abbandonato da tempo, abbandono il tracciato che sale diretto a Monte Spino aggirando la montagna sul versante occidentale.

Palagano sentiero 574
Lungo il sentiero 574

Verifico attentamente la presenza dei segnavia bianco-rossi presso vari punti in cui il sentiero 574 taglia alcuni stradelli forestali.
Non compio grossi dislivelli.

Attraverso poi un campo avvolto in un bellissimo mantello bianco con estesa visuale sulla sottostante vallata.

Panorama su Valle Dragone
Panorama su bassa Val Dragone

Presso un paio di fabbricati, ritorno sull’asfalto (via Pradella) seguendolo in discesa.
Taglio con un sentiero giusto un tornante e con la strada scendo prima ad attraversare le case di Pradella poi ad incrociare via Casa Lepre che seguo verso sud (salita) portandomi velocemente a Montemolino (q. 930 m.)
Si tratta del valico stradale fra la Val Rossenna e quella del Dragone.

Montemolino
La chiesetta di Montemolino

Procedo per la Provinciale in direzione di Palagano (segnavia B) e dopo nemmeno 100 metri svolto sulla campestre che scende a destra.

Inizialmente il percorso rimane più o meno parallelo alla Provinciale con pendenza alterna.
Cammino fuori e dentro il bosco con un occhio di riguardo ai segnavia.

Arrivato ad un gruppo di case, svolto deciso a sinistra (segnavia gialli per MTB).

Da alcuni punti vedo le case di Palagano.

Palagano
Palagano

Perdo quota con il sassoso sentiero fino ad incrociare la Provinciale giusto in corrispondenza dell’incrocio per Frassinoro (q. 721 m.).

Percorro via 23 Dicembre e, attraversando tutto il centro del paese, ritorno al parcheggio.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Gennaio 2021
  • Durata*: 3h20′ (escluso pausa pranzo)
  • Tempi progressivi*: Palagano parcheggio – Bivio sentieri 578/580 (20′) – Bivio sentieri A/578 (1h10′) – Bivio sentieri A/574 (2h10′) – Montemolino (2h55′) – Palagano parcheggio (3h30′)
  • *I tempi inseriti corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente sul posto.
  • Dislivello: +500 m./ -500 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: GeoMedia – Carta escursionistica percorsi a piedi e in mountain bike nelle Valli Dolo e Dragone – 1:25000
  • Accesso: Da Modena o Reggio Emilia seguire per Sassuolo poi la direzione Passo delle Radici e superare Muraglione per poi seguire le indicazioni per Palagano.
  • Trasporti pubblici: Da Modena o Reggio Emilia bus o treno per Sassuolo poi bus per Palagano (linea 610) (https://www.setaweb.it/).

COMMENTI E NOTE:

  • L’itinerario percorre sentieri e stradelli, per lo più sterrati, nei dintorni di Palagano alternando tratti nel bosco ad altri piuttosto panoramici.
  • Alcuni punti del percorso presentano una certa scarsità degli sbiaditi segnavia per cui le uniche difficoltà, per una persona allenata a superare il dislivello totale dell’escursione, sono relative all’orientamento.
  • Si può accorciare leggermente l’escursione passando per la strada che attraversa Lama Lunga.
    E’ anche possibile dimezzare l’itinerario utilizzando la strada che collega l’area di partenza a Palagano alla Cialamina.
    Altra opzione è quella di salire sul boscoso Monte Spino (q. 1067 m.) aumentando il dislivello del percorso.

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