Tra l’Alpe di Siusi e l’Alpe di Tires

Tra l’Alpe di Siusi e l’Alpe di Tires

L’Alpe di Siusi e l’Alpe di Tires unite da una bella escursione ad anello tra verdi pascoli e ambienti dolomitici.

Altopiano dello Sciliar
Altopiano dello Sciliar

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Dal parcheggio Spitzbühl, sull’Alpe di Siusi, si sale alla Baita Spitzbühl.
Immersi in uno splendido paesaggio bucolico, si passa a fianco della Baita Saltner poco oltre la quale, attraversato un ponticello, il largo percorso diviene sentiero e le conifere iniziano a prendere il posto dei prati.
Terminata la lunga salita si giunge sull’Altopiano dello Sciliar e, con una breve deviazione, al Rifugio Bolzano.

Tornati appena sui propri passi, si percorre la facile dorsale che contraddistingue l’Altopiano.
Oltrepassato il bivio per la Ferrata Maximilian ci si porta sul versante meridionale della Cima di Terrarossa dove il paesaggio muta completamente. I pendii divengono erti. Al rossastro colore del terreno ai propri piedi fa da contrasto la grigia verticalità del vicino gruppo del Catinaccio.
Scesi di quota, si compie un lungo traverso con brevi tratti un po’ esposti pervenendo al Rifugio Alpe di Tires, caratteristica costruzione dal tetto rosso.
Superata la Forcella Denti di Terrarossa, si ritorna sul versante dell’Alpe di Siusi che si raggiunge con una lunga serie di tornanti.
Tra i bei pascoli si arriva alla località Panorama poi a Compaccio e su sentiero si torna al parcheggio Spitzbühl.

Alpe di Siusi
Fioritura sull’Alpe di Siusi

DESCRIZIONE COMPLETA:

Alpe di Siusi. Di buon mattino percorriamo la strada che sale a Compaccio e ci fermiamo al parcheggio Spitzbühl (q. 1710 m. circa), gratuito.
Indossati gli scarponi, ci incamminiamo sullo stradello asfaltato (segnavia 5) in direzione del Rifugio Bolzano.

Guadagniamo velocemente quota mentre il Monte Pez e la caratteristica Punta Santner emergono all’orizzonte.

Punta Santner
Punta Santner e Monte Pez tra le nuvole

Superiamo la Malga Rungger e passiamo vicino alla Baita Spitzbühl, punto di arrivo della seggiovia che partiva nel punto di inizio della nostra escursione.
Abbiamo già oltrepassato quota 1900 metri e ora il tracciato spiana.
Ci troviamo nel bucolico paesaggio che caratterizza l’Alpe di Siusi. Piccole baite punteggiano i dolci verdi prati.

Alpe di Siusi paesaggio
Tra i prati dell’Alpe di Siusi

Tralasciato il percorso 5A per Baita Laurin, continuiamo sullo stradello (segnavia 5) che, cementato, scende verso Baita Saltner.
Accompagnati dai morbidi pendii erbosi giungiamo ad un ponticello dopo il quale il fondo diviene completamente naturale.

Baita Saltner
Baita Saltner

Oltrepassata Baita Saltner giungiamo sul fondo della valletta (q. 1812 m.).
Qui il percorso cambia decisamente e diviene un sentiero vero e proprio. Il pendio si fa più ripido mentre le conifere iniziano a prendere il posto dei prati.

sentiero dei turisti Alpe di Siusi
Salendo tra i mughi

Una volta che ci innestiamo nel sentiero 1, la pendenza aumenta ulteriormente. Alcuni tratti sono scalinati e i verdi prati sono oramai un ricordo. L’ambiente è decisamente più dolomitico. Peccato solo per la presenza di una fascia nuvolosa che limita un poco la nostra vista. Ma ci basta continuare l’ascesa che la scavalchiamo.

Sentiero 1
La parte terminale del sentiero 1

Raggiunto l’Altopiano dello Sciliar, possiamo rifiatare.
Tranquillamente perveniamo all’incrocio con il sentiero 4 che seguiremo tra poco. Adesso compiamo una deviazione di pochi minuti per una sosta al Rifugio Bolzano (q. 2452 m.).

Rifugio Bolzano
Rifugio Bolzano

Volendo, saremmo potuti salire anche sulla vicina e panoramica cima del Monte Pez ma, per questa volta, ci accontentiamo.

Tornati alla biforcazione fra i sentieri 1 e 4 (q. 2416 m.), seguiamo quest’ultimo e percorriamo tutto l’Altopiano dello Sciliar, un’enorme dorsale.
Sempre notevole la vista intorno.

Altopiano dello Sciliar sentiero 4
Altopiano dello Sciliar, guardando Monte Pez

Poi la pendenza aumenta e la dorsale si stringe.
Oltrepassato il bivio per la Ferrata Maximilian (q. 2562 m.), ci portiamo sul versante meridionale della Cima di Terrarossa (segnavia 4).
Il paesaggio muta completamente. I pendii divengono erti. Al rossastro colore del terreno ai nostri piedi fa da contrasto la grigia verticalità del gruppo del Catinaccio.

Gruppo del Catinaccio
Vista sul Gruppo del Catinaccio

Lontano, appare il tetto rosso del Rifugio Alpe di Tires e sullo sfondo il Sella con la punta del Piz Boè.

Alpe di Tires Sella
Zoom su Sella e Rifugio Alpe di Tires

Dopo una ripida discesa, compiamo un lungo traverso parzialmente esposto tagliando uno scosceso pendio sotto le pareti verticali della Cima di Terrarossa. Qualche passaggio un po’ sdrucciolevole richiede un po’ di attenzione.

Alpe di Tires sentiero 4
Traverso sotto la Cima di Terrarossa

Ai nostri piedi profondi canaloni, l’ultimo dei quali, il Buco dell’Orso/Bärenloch, è percorso da un sentiero attrezzato che conduce in Valle di Ciamin e a San Cipriano.

Buco dell’Orso
Buco dell’Orso

Con una salita in una più dolce valletta perveniamo al Rifugio Alpe di Tires (q. 2440 m.), stretto tra i Denti di Terrarossa e il gruppo del Catinaccio.
Tanta la gente spalmata fra le panchine e i prati intorno ad ammirare il fantastico paesaggio circostante mangiando o bevendo qualcosa.

Rifugio Alpe di Tires
Rifugio Alpe di Tires

Ripartiamo e, accompagnati dalla visuale su Sassopiatto, Sassolungo, Sella e Marmolada, tramite il sentiero 2 saliamo alla Forcella Denti di Terrarossa (q. 2497 m.).
Qui si apre nuovamente la vista sull’Alpe di Siusi.

Forcella Denti di Terrarossa
Forcella Denti di Terrarossa

Zigzagando scendiamo sul versante opposto. Le pietre pian piano lasciano il posto all’erba.
Superato un fosso, eccoci tra i pascoli dell’Alpe. Le difficoltà tecniche sono ormai terminate e, dopo il taglio di un versante piuttosto inclinato, tutto si addolcisce.

Alpe di Siusi video
Vista sull’Alpe di Siusi

Immersi tra ondeggiati pascoli, ci manteniamo costantemente sul sentiero 2 in direzione di Compaccio/Compatsch.
E’ incredibile la morbidezza del territorio che ci circonda, ad oltre 2000 metri di quota. Verrebbe voglia di sdraiarsi sul prato, immobili a guardarsi attorno accarezzati dalla leggera brezza che ci accompagna.
Alle nostre spalle i Denti di Terrarossa sembrano un mondo già lontano.

Denti di Terrarossa
Sullo sfondo i Denti di Terrarossa

Procediamo senza molta fatica per alcune decine di minuti. Nelle parti più umide il sentiero è stato dotato di assi in legno su cui camminare.

Alpe di Siusi sentiero 2
Lungo il sentiero 2

Giunti in località Panorama (q. 2009 m.), ci muoviamo ancora verso Compaccio/Compatsch stavolta su stradello. Prima lungo il tracciato 6 poi sul 7.

Sassolungo Sassopiatto
Vista su Sassolungo e Sassopiatto

Eccoci a Compaccio (q. 1840 m. circa), la località più affollata della zona, centro principale del comprensorio sciistico della zona con strutture ricettive e negozi. Da qui sono numerosi gli impianti a fune che trasportano persone verso monte in più direzioni oppure giù al paese di Siusi. Noi ci portiamo al limite occidentale dell’agglomerato urbano, superando i grandi parcheggi, poi abbandoniamo l’asfalto e tramite il percorso 4 caliamo prima alla Baita Jaggl Schwaige poi al parcheggio Spitzbühl da cui eravamo partiti molte ore prima.

Jaggl Schwaige
Jaggl Schwaige

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Luglio 2023
  • Durata*: 7h10′
  • Tempi progressivi*: Parcheggio Spitzbühl – Baita Spitzbühl (40′) – Baita Saltner (1h15′) – Bivio sentieri 1/4 (3h05′) – Rifugio Bolzano (3h15′) – Bivio sentieri 1/4 (3h25′) – Rifugio Alpe di Tires (5h05′) – Forcella Denti di Terrarossa (5h10′) – Bivio sentieri 2/13B (6h00′) – Panorama (6h20′) – Compaccio (6h50′) – Parcheggio Spitzbühl (7h10′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +1200 m. / -1200 m. circa
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: Tabacco n. 05 – Val Gardena-Alpe di Siusi – scala 1:25000
  • Accesso: Da Bolzano o dall’uscita autostradale di Bolzano Nord procedere in direzione del Brennero fino a Prato all’Isarco da cui salire a Fiè allo Sciliar e proseguire fino a Siusi oltrepassata la quale si sale all’Alpe fermandosi al Parcheggio 1 Spitzbühl (biglietto da prendere alla barriera della strada; strada soggetta a limitazioni di orario! In alternativa ovovia Siusi-Compaccio o autobus di linea.
    Vedi le informazioni di accesso all’Alpe di Siusi su https://www.seiseralm.it/it/info/mobilita/regolamentazione-traffico.html
  • Trasporto pubblico: Autobus da Bolzano a Compaccio con cambio a Castelrotto località Talfen (https://www.sii.bz.it/it)

COMMENTI E NOTE:

  • Escursione molto bella e varia tra l’ambiente dolomitico che si incontra nella parte centrale e il paesaggio bucolico di inizio e fine camminata.
  • Difficoltà limitate per l’escursionista allenato abituato a percorrere terreni in ambiente di alta montagna.
  • Sono presenti alcuni brevi tratti un poco esposti che potrebbero creare problemi alle persone particolarmente sensibili al tema.
  • L’anello è percorribile, indifferentemente, in entrambi i sensi di marcia.
  • Non si può accorciare il percorso senza escludere tutta la porzione che fronteggia il Catinaccio, come l’Altopiano dello Sciliar e il Rifugio Alpe di Tires, mentre è valutare un incremento di lunghezza e dislivello spezzando l’ascursione in più giorni.

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