Pialpetta-Colle della Crocetta-Laghi d’Unghiasse

Pialpetta-Colle della Crocetta-Laghi d’Unghiasse

Lungo itinerario sui sentieri che da Pialpetta raggiungono il panoramico Colle della Crocetta e i laghi d’Unghiasse con salita per il Vallone della Vercellina e discesa, dopo aver oltrepassato il Colle della Terra Fertà, dal Vallone di Unghiasse.

Colle Crocetta Lago Ceresole
Il Lago di Ceresole e il gruppo del Gran Paradiso visti dal Colle della Crocetta

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La traccia è stata disegnata manualmente e potrebbe presentare imperferzioni e/o inesattezze.


MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


DESCRIZIONE:

Val Grande, la più settentrionale delle Valli di Lanzo, mi trovo nel centro di Pialpetta (q. 1069 m.) dove ha origine questa escursione.

Seguendo le indicazioni della GTA e sentiero 321 (coincidenti con Sentiero Italia e Via Alpina), salgo fra le case della borgata in direzione del Colle della Crocetta.

Pialpetta
Pialpetta

Terminate le case, continuo a seguire i segnavia bianco-rossi alternando tratti su mulattiera ad altri, brevi, lungo la stradina asfaltata.  
Cammino prevalentemente nel bosco ma non mancano gli scorci sulla Val Grande.
Ogni tanto incontro qualche casa.

Tralasciata la traccia che sulla destra conduce a San Grato, raggiungo le case di Rivotti e la bianca Cappella della Visitazione (q. 1450 m.).

cappella visitazione val grande
La Cappella della Visitazione e la Val Grande

Evitando qualunque deviazione, sempre per il sentiero 321, mantengo la direzione del Colle della Crocetta arrivando alla località Crest (q. 1534 m.).

Faccio attenzione a seguire i segnavia bianco-rossi, supero l’incrocio con il tracciato 320  e, guadagnando quota, inizio a percorrere il versante occidentale del Vallone della Vercellina passando sopra ai fabbricati dell’Alpe Invers.

sentiero Pialpetta Colle Crocetta
All’incrocio fra i tracciati 320 e 321

L’ambiente si fa via via più solitario e selvaggio: le piante sempre più rade, il pendio erboso disseminato di pietre.

Al Gias di Mezzo il sentiero, per un poco, riduce la sua pendenza tagliando il vallone.
Intanto alcune vacche pascolano nei pressi del Gias del Burich (q. 2187 m.).

Vallone Vercellina sentiero 321
Il Vallone della Vercellina presso il Gias di Mezzo

La salita si fa ora più impegnativa.

Supero gli edifici del Gias Nuovo (q. 2322 m.) e, dopo un breve tratto che concede respiro, la pendenza torna sostenuta mentre le rocce sono sempre più numerose lungo il percorso e vedo avvicinarsi sempre più la sommità della vallata.

Oltrepasso anche i fabbricati della Tchavana Nuova.

Alpeggio Vallone Vercellina
Tracce del passato risalendo il Vallone della Vercellina

Mi porto così al bordo del piccolo ma bel Lago Vercellina (q. 2484 m.).
Solo una leggera brezza rompe il silenzio di questo luogo incantato.

eriofori lago vercellina
Fioritura di eriofori al lago Vercellina

Tagliando il versante verso nord-est, giungo al Colle della Crocetta (q. 2640 m.) da cui si gode di una meravigliosa vista sia sulla Val Grande che sulla Valle dell’Orco, con il grande Lago di Ceresole, e sul gruppo del Gran Paradiso mentre ad ovest le Levanne segnano il confine con la francese Vanoise.
Una pila di pietre con una croce e una nicchia con statuetta della Madonna contraddistingue il passo.

colle della crocetta
Colle della Crocetta

Il sentiero principale (GTA, SI, Via Alpina) scende a Ceresole Reale. Io, invece, proseguo lungo la traccia (Alta Via Canavesana/sentiero 324) che, in direzione est (destra), sale al vicino Colle della Terra Fertà (q. 2723 m.) punto più elevato dell’escursione chiuso fra la Cima della Crocetta e Punta Fertà, fra il Vallone della Vercellina e quello di Unghiasse. In quest’ultimo si trova il Lago della Fertà, ben visibile dal valico.

colle della terra fertà lago
Il lago della Fertà dal Colle della Terra Fertà

Scendo velocemente fino al bacino d’acqua (q. 2560 m.) sovrastato dal Monte Bellagarda poi ne percorro la sponda meridionale.

Lago Fertà Monte Bellagarda
Lago Fertà e Monte Bellagarda

Passo a monte dell’Alpe Becco degli Uccelli poi, con una salitella poco pendente, arrivo ad una selletta da cui posso ammirare anche il vicino Gran Lago d’Unghiasse (q. 2490 m.).
Brevemente mi porto a fianco delle sue acque colorate di un blu profondo sulla cui riva pascolano alcune decine di vacche.
500 metri più in alto ci sarebbe la cima del Monte Unghiasse, ora nascosta da nubi che vanno e vengono.

Gran Lago Unghiasse
Gran Lago d’Unghiasse

Più o meno al centro della sponda meridionale, abbandono l’Alta Via per deviare sul sentiero 323 diretto a Pialpetta.
Per raggiungere il terzo dei laghi dall’alto vallone, il Lago d’Unghiasse, avrei dovuto continuare lungo la traccia dell’Alta Via, superare un altro colle e poi ritornare a questo incrocio allungando di quasi un’oretta un’escursione già molto faticosa.

Perdo quota fra pietraie sparse tra le erbe.
Non mancano i piccoli corsi d’acqua saltellanti.

vallone d'Unghiasse
Discendendo il Vallone d’Unghiasse

Attraversato il Rio Unghiasse, arrivo agli edifici dell’Alpe del Laietto (q. 2300 m. circa) dove, tranquillo, un gregge di capre riposa tranquillo nel provvisorio recinto a fianco degli edifici.

Continuo a scendere superando ancora i piccoli corsi d’acqua.
Su di un terrazzo naturale, i fabbricati del Gias Vecchio (q. 2141 m.) sovrastano la piana di Riane posta quasi 400 metri più in basso.

vallone d'Unghiasse Gias Vecchio
Il Gias Vecchio, balcone sulla piana di Riane

Con un lungo traverso mi porto al limite orientale del vallone di Unghiasse.
A quota 1963 metri, tralascio la traccia del Sentiero Motti che devia a sinistra e procedo in discesa fino alla sottostante affascinante piana.
Oltrepasso il Rio Unghiasse, la cui portata è decisamente cresciuta.

vallone Unghiasse
Il Rio Unghiasse nella piana di Riane

Continuo sull’antica mulattiera. Un tratto “sopraelevato”, un pilastrino votivo e infine giungo alla caratteristica località di Vaccheria (q. 1620 m.) dove, oltre ai fabbricati in sasso, alcuni muri hanno creato dei ricoveri fra le rocce.

Vaccheria Vallone d'Unghiasse Pialpetta
Vaccheria

Sempre seguendo con attenzione i segnavia del sentiero 323, perdo quota fino ad intersecare il tracciato 322 che seguo portandomi, in alcuni minuti, prima alle case di Benne poi agli sparsi agglomerati della piana di Alboni in cui, tra begli edifici ristrutturati, emerge la bianca chiesetta di San Grato.

San Grato Alboni
La chiesetta di San Grato

Percorro un brevissimo tratto su stradina per poi imboccare una mulattiera in discesa.

Dopo poco, ad un bivio, mi si presentano due possibilità per scendere a Migliere: un più lungo ma comodo tracciato o un più corto ma ripido sentiero. Opto per questa seconda soluzione con cui perdo velocemente circa 250 metri di quota nel bosco prima di ricollegarmi all’altra alternativa.

Svolto verso destra (ovest) e presto oltrepasso il ponticello sul Rio Migliere per poi raggiungere l’asfalto che seguo fino alle case di Migliere e alla Strada Provinciale.

sentiero Pialpetta Alboni
Lungo il sentiero per Migliere

Qualche centinaia di metri in salita lungo la principale arteria stradale della zona e sono nuovamente al punto di partenza, termine di questa lunga escursione.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nell’Agosto 2019
  • Durata*: 10h00′ (8h00′ il tempo da me impiegato di buon passo)
  • Tempi progressivi*: Pialpetta – Rivotti (1h10′) – Crest (1h25′) – Gias di Mezzo ( 3h10′) – Colle della Crocetta (4h50′) – Colle della Terra Fertà (5h00′) – Gran Lago d’Unghiasse bivio sentieri 323/324 (6h00′) – San Grato (9h00′) – Pialpetta (10’00h)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +1700 m./ -1700 m. circa
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: L’Escursionista Monti Editori-N. 17-Alte Valli di Lanzo 1:25000 oppure Fraternali editore-N. 8-Valli di Lanzo
  • Accesso: Da Torino (uscita Borgaro della Tangenziale) seguire per Lanzo Torinese poi verso Ceres, 2 km prima del quale deviare a destra per Cantoira e Groscavallo e percorrere la strada fino a Pialpetta.
  • Trasporti pubblici: Treno da Torino a Ceres (http://www.sfmtorino.it/le-linee-sfm/sfma-torino-aereoporto-ceres/) e Autobus fino a Pialpetta (Vigobus linea Ceres-Forno Alpi Graie)

COMMENTI E NOTE:

  • Lunghissima e impegnativa escursione che percorre i valloni della Vercellina (Grande Traversata delle Alpi e Sentiero Italia) e d’Unghiasse toccando numerosi Gias, alpeggi in parte in rovina e abbandonati, tre bei laghi d’alta quota e il panoramico Colle della Crocetta affacciato su Val Grande e Valle Orco e con vista sul Gruppo del Gran Paradiso.
  • L’itinerario è riservato a persone particolarmente allenate e capaci di camminare più veloci dei tempi indicati nella segnaletica presente sul posto.
  • La mancanza di punti di appoggio intermedi non rende possibile la suddivisione del percorso in due differenti giornate se non utilizzando la tenda.
  • Non sono presenti tratti esposti.
  • E’ possibile ridurre il percorso (durata totale circa 9h00′ e dislivello 1450 m.) partendo da Alboni o da Rivotti e utilizzando i Sentiero Balcone che passa da Pera Berghina.
    Presso il Lago della Fertà si può deviare su di una traccia che, passando per l’Alpe Becco degli Uccelli, scende a fianco del Rio Unghiasse fino a collegarsi al sentiero 323 presso l’Alpe del Laietto, accorciando di 15’/20′ l’escursione.
  • E’ possibile percorrere l’itinerario anche in senso inverso senza grosse differenze.

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