Monte Fior dalla Valle di Campomulo

Monte Fior dalla Valle di Campomulo

Itinerario fra peculiarità geologiche (Città di Roccia) e della Grande Guerra dalla Valle di Campomulo all’area di Monte Fior e Monte Castelgomberto.

Monte Fior sentiero 861
Monte Fior e il sentiero 861

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Dal grande parcheggio a fianco degli impianti sciistici della Ski Area Le Melette si risale una poco pendente pista da sci fino a raggiungere la dorsale delle Melette presso Malga Ristecco dove la vista si apre sul territorio circostante.
Scesi sul versante opposto, si segue uno stradello sterrato fino a giungere a Bocchetta Slapeur e, poco oltre, all’omonima malga.
Per sentiero (segnavia 861) si risale il pendio fino ad una barriera di rocce calcaree denominate “Città di roccia” dove si imbocca, in senso antiorario, un piacevole percorso che porta alla Casera Montagna Nova.
Si continua sull’ampia dorsale sud del Monte Spil, con bella vista su Asiago.
Proseguendo sul panoramico tracciato, si perviene prima su Monte Spil poi su Monte Fior.

Di seguito, passando a fianco di una galleria che faceva parte delle difese italiane della Grande Guerra, si scende a Selletta Stringa.
La successiva lieve salita al Monte Castelgomberto è caratterizzata dalla evidente pavimentazione calcarea e dalla notevole presenza di trincee e postazioni belliche.
Si ritorna in pochi minuti a Selletta Stringa poi si prosegue chiudendo l’anello del sentiero 861.
Ripercorrendo il tracciato dell’andata, si scende a Malga Slapeur per poi tornare a Malga Ristecco e, infine, al punto di partenza.

Monte Castelgomberto
Monte Castelgomberto

DESCRIZIONE COMPLETA:

Da Gallio guidiamo per alcuni km sulla la stradina che risale la Valle di Campomulo fino al grande parcheggio (q. 1430 m.) a fianco degli impianti sciistici della Ski Area Le Melette.
Preferiamo arrivare a Malga Slapeur camminando, ai piedi dei monti Fior e Castelgomberto, invece che risalire in auto la lunga strada sterrata.

A piedi, a fianco del sovrappasso, passiamo sotto ai cavi della seggiovia e percorriamo verso sud-est una poco pendente pista da sci solcata da uno stradello adatto ai fuoristrada.
Piegando verso nord-est risaliamo lo spazio aperto fra gli alberi poi, seguendo sempre il tracciato sterrato, guadagniamo quota mentre i prati prendono il posto del bosco.

stradello Melette
Sullo stradello per le Melette

Compiendo un ampio giro, raggiungiamo la dorsale delle Melette (q. 1628 m.), presso Malga Ristecco e alcuni impianti sciistici, la vista si apre sul territorio circostante con le Pale di San Martino sullo sfondo.

Melette e Pale di San Martino
Una pozza con vista sulle Pale di San Martino

Sempre percorrendo lo stradello in ghiaia, scendiamo nel versante opposto.
Incrociato il percorso sterrato utilizzato anche dalle auto, lo seguiamo comodamente verso est (destra).

Arrivati a Bocchetta Slapeur (q. 1606 m.), procediamo verso la vicina omonima malga passando a fianco di un monumento in ricordo di caduti italiani e bosniaci della Prima Guerra Mondiale.

Bocchetta Slapeur
Bocchetta Slapeur

Appena prima di raggiungere Malga Slapeur, svoltiamo in salita (segnavia 861) salendo fra i prati e qualche abete.

Calcata una irregolare pavimentazione di rocce calcaree, ci troviamo sotto una barriera di particolari formazioni rocciose dette “Città di Roccia”. Qui corre l’anello che il sentiero 861 compie sul Monte Fior. Lo percorriamo in senso antiorario (destra) con andamento piuttosto pianeggiante.

Città di Roccia monte Fior
Città di Roccia

Lungo il cammino sono posizionati pannelli illustrativi della sezione delle Prealpi Vicentine dell’Ecomuseo della Grande Guerra a memoria di quei tragici avvenimenti. Può capitare di vedere gli stampi sulla pietra di fossili che ricordano come, nel lontanissimo passato, il mare ricoprisse questo territorio.

fossile
Tracce di un passato remoto

Superiamo la Pozza del Biasia e la deviazione per il vicino cimitero bosniaco. Alla nostra sinistra la morbida cima del Monte Fior e una barriera di spettacolari rocce calcaree che emerge dai verdi prati. Il cammino è sempre piacevole e dolce.

Città di pietra
Camminando ai piedi della Città di pietra

Passiamo a fianco di Monte Spil e arriviamo alla Casera Montagna Nuova (q. 1724 m.) in panoramica posizione nel territorio della Meletta di Foza.

Malga Montagna Nuova
Malga Montagna Nuova

In direzione del Monte Fior, risaliamo l’ampia dorsale sud del Monte Spil lungo lo stradello, con bella vista su Asiago.

Al bivio con il tracciato 860, svoltiamo su sentiero (segnavia 861) salendo sul monte. Si notano i solchi delle trincee.

Monte Spil trincea
Trincea alle pendici del Monte Spil

Sull’erbosa cima di Monte Spil (q. 1808 m.) è posta una lapide a memoria di Titta Madia, capitano caduto in questo luogo. La vista è particolarmente estesa. Vicinissime le morbide elevazioni dei monti Fior e Castelgomberto mentre, sullo sfondo, si staglia la sagoma di Cima d’Asta. Lontana, fra Lagorai e le Pale, c’è la Marmolada. Verso est il Col Nudo, la Schiara e il Monte Grappa.

Vista da Monte Spil con Cima d'Asta sullo sfondo
Vista da Monte Spil con Cima d’Asta sullo sfondo

Proseguiamo senza fatica fino a Monte Fior (q. 1824 m.).
Nella sottostante valletta si vedono Malga Lora e un altro cimitero di guerra. Verso ovest Pasubio e Carega.

Monte Fior
Monte Fior

Scendiamo in direzione del vicino Monte Castelgomberto passando a fianco di una galleria che faceva parte delle difese italiane della Grande Guerra.

galleria Prima Guerra Mondiale
Galleria della Prima Guerra Mondiale

Giungiamo a Selletta Stringa (q. 1731 m.), teatro di feroci combattimenti nel giugno 1916 a testimonianza dei quali si trova un altro cippo a ricordo dell’ennesimo caduto, il sottotenente Brunner.
Qui una traccia scende al cimitero italiano e a Malga Lora.
Guardando il Monte Fior si nota benissimo la sagoma zigzagante della trincea che taglia l’erboso pendio.

selletta Stringa Monte Castelgomberto
Monte Castelgomberto da Selletta Stringa

Noi saliamo fra calcari, trincee e postazioni fino alla sommità di Monte Castelgomberto (q. 1771 m.) su cui spicca il monumento al generale Euclide Turba.
Castelgomberto costituiva il perno principale del fronte settentrionale del sistema difensivo dell’area delle Melette e tutta la dolce cima è solcata dalle trincee.

Trincea Monte Castelgomberto
Trincea a Monte Castelgomberto

Torniamo a Selletta Stringa poi riprendiamo il sentiero 861 in direzione di Malga Slapeur e la Val Miela.
Senza particolari pendenze, aggiriamo il versante settentrionali del Monte Fior fra prati e abeti. Il percorso si mantiene piacevole e non faticoso.

sentiero 861 Monte Fior
Lungo il sentiero 861

Completato l’anello intorno a Monte Fior, scendiamo a Malga Slapeur.
Di seguito ripercorriamo il tragitto dell’andata e, passando da Bocchetta Slapeur e Malga Ristecco, ritorniamo al punto di partenza.

Malga Ristecco
Malga Ristecco

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Giugno 2021
  • Durata*: 4h30′
  • Tempi progressivi*: Parcheggio Ski Area Le Melette – Malga Slapeur (1h20′) – Malga Montagna Nuova (2h10′) – Monte Fior (2h30′) – Selletta Stringa (2h40′) – Monte Castelgomberto (2h45′) – Selletta Stringa (2h50′) – Malga Slapeur (3h20′) – Parcheggio Ski Area Le Melette (4h30′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +600 m./ -600 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: Tabacco n. 50 – Altopiano dei Sette Comuni-Ortigara – 1:25000; Sezioni Vicentine del CAI – sentieri Altopiano dei Sette Comuni – 1:25000
  • Accesso: Da Vicenza raggiungere Gallio, nell’Altopiano di Asiago, da dove si sale verso Campomulo e Melette fermandosi al grande parcheggio di quest’ultima ski area.
  • Trasporti pubblici: Autobus SVT da Vicenza fino a Gallio (linea E17 fino a Thiene poi linea E23) poi a piedi utilizzando il tracciato 850 fino alla Croce Ongara per poi scendere al Parcheggio della Ski Area Le Melette (complessivamente circa 8 km e 550 m. di dislivello in più fra andata e ritorno) (https://www.svt.vi.it/orari-percorsi/extraurbano).
    Autobus Girardi da Asiago o Gallio direzione Enego (stagionale e non tutti i giorni) con fermata a Campanella da dove, con il sentiero 858, si raggiunge Bocchetta Slapeur (circa 10 km e 800 m. di dislivello in più a/r) (https://www.girardiviaggi.it/servizi-tpl/)

COMMENTI E NOTE:

  • Itinerario piacevole e di grande valore storico con interessanti aspetti geologici. Non mancano i bei panorami!
  • Percorso privo di qualsiasi difficoltà tecnica e fattibile da parte dell’escursionista con l’autonomia necessaria a superare dislivello e durata. Il percorso, fra il punto di partenza e Bocchetta Slapeur, è privo di segnavia.
  • Non sono presenti tratti esposti.
  • Anello percorribile, senza particolari differenze, in entrambi i sensi.
  • E’ possibile dimezzare la durata dell’itinerario, parcheggiando presso Malga Slapeur percorrendo, in tal modo, esclusivamente il sentiero 861.

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