Monte Matanna e Rifugio Forte dei Marmi
Escursione alternativa per raggiungere la cima del Monte Matanna, panoramica montagna delle Alpi Apuane meridionali, con partenza dal Rifugio Albergo Alto Matanna e passaggio dal Rifugio Forte dei Marmi.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
DESCRIZIONE:
In una piacevole giornata marzolina mi appresto ad effettuare questa escursione su di una delle più importanti montagne delle Apuane meridionali, stranamente non raggiunta da sentieri ufficialmente marcati dai classici segnavia bianco-rossi del CAI.
Parto dal Rifugio Albergo Alto Matanna (q. 1037 m.), struttura realizzata a fine 1800 in una piana, crocevia di vari percorsi.
Al tempo della costruzione dell’ex albergo nella zona non esistevano strade ma solo sentieri da percorrere a piedi o a dorso di mulo.
Per facilitarne l’accesso, il proprietario del fabbricato progettò una fantasiosa funicolare aerostatica. Il sistema collegava la Grotta all’Onda (comune di Camaiore) alla Foce del Pallone posta presso il Colle delle Prate, a meno di 1 km di distanza dall’albergo. Consisteva in un pallone aerostatico che, trasportando fino a 6 persone, saliva di quota agganciato ad un sistema di cavi.
Venne inaugurato nell’agosto 1910 e chiuse i battenti nel febbraio 1911 a causa di una forte tempesta che distrusse tutto.
In quei pochi mesi acquistò fama nazionale ed internazionale. Alcuni sovrani dell’epoca furono fra i passeggeri.
Qui nel 1923 venne fondata la sezione di Lucca del C.A.I.
Ora è un rifugio con adiacente fattoria didattica.
Seguendo le indicazioni per il Rifugio Forte dei Marmi (segnavia 5), supero dopo pochi minuti la deviazione per la Foce delle Porchette e salgo ripidamente al passo denominato Callare del Matanna (q. 1137 m.) con bellissima vista su Procinto e Nona.
Scendo sul versante opposto, seguendo il sentiero 5 in direzione della cilindrica sagoma del Monte Procinto (nord-ovest).
Il sentiero taglia il verticale versante ovest del Monte Nona.
Una cengia esposta è dotata di cavo metallico molto utile in caso di fondo scivoloso.
Un po’ d’acqua scende dalla parete.
Sto percorrendo il “Sentiero del Callare” ideato e compiuto dall’ing. Aristide Bruni col fine di “congiungere per breve e sicura via le vallate della Vezza e della Turrite Cava” come recita una targa lungo il percorso.
Bruni fu anche uno dei componenti alla prima ascensione alpinistica ufficiale del Procinto avvenuta nel 1879.
Alcuni escursionisti hanno imboccato il tracciato che sale a raggiungere la “Cintura del Procinto”, la base del roccione alto circa 150 metri.
Io, invece, proseguo in discesa per il sentiero 5 fino al bivio con il sentiero 121. Seguendo quest’ultimo in meno di 5’ sono al Rifugio Forte dei Marmi (q. 856 m.).
Alcune persone si stanno riposando nel terrazzino esterno.
Il tempo di mangiare qualcosa e riparto sempre utilizzando il sentiero 121 ora meno largo.
Con leggere pendenze il percorso segue tutto il versante ovest dei monti Nona e Matanna. Roccia verticale sopra, ripido bosco sotto.
Presso uno sperone roccioso abbandono il sentiero 121 per risalire un canalino roccioso. Da qui fino al Callare del Matanna non saranno più presenti i comodi segni bianco-rossi del CAI e quanto riportato nella carta escursionistica sarà un buon riferimento.
Il panorama si riapre. La traccia sale fra prati e alberi attraversando il versante sud-ovest del Monte Matanna.
Incontro più tracciati provenienti da meridione ma io devo procedere verso est fino a raggiungere la dorsale sud della montagna.
Incrocio un ragazzo. Proseguiamo vicini per alcune centinaia di metri.
Oltrepassata la dorsale ci dividiamo. Lui la risale, io seguo il sentiero facendo un più ampio giro. Impiegheremo lo stesso tempo per raggiungere la cima.
Arrivo sulla dorsale sud-est presso il Colle delle Prate. La seguo fino alla vetta del Monte Matanna (q. 1318 m.).
Più a sud nessuna cima delle Apuane raggiunge questa quota.
C’è un po’ di gente quassù a godersi la veduta a 360°.
Il cielo però si sta velando. Il mare si perde nel grigio della foschia.
Giusto qui sotto Pomezzana e Stazzema.
Riprendo il cammino sulla traccia che segue il crinale nord-est.
Per alcune centinaia di metri la cresta rimane intorno ai 1300 metri di quota poi la discesa si fa più ripida.
Un gruppo di capre apuane stazionano presso il bordo del dirupo.
Tenendo la direzione nord ad un bivio, raggiungo nuovamente il Callare del Matanna chiudendo questo interessante, ma non scontato, anello.
Tramite il percorso dell’andata ritorno in pochi minuti all’Albergo Rifugio Alto Matanna (q. 1037 m.).
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Marzo 2019
- Durata*: 3h20′ (compreso brevi pause)
- Tempi progressivi*: Rifugio Alto Matanna – Callare del Matanna (20′) – Rifugio Forte dei Marmi (1h00′) – Monte Matanna (2h35′) – Callare del Matanna (3h05′) – Albergo Rifugio Alto Matanna (3h20′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato. - Dislivello: +650 m./ -650 m.
- Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
- Carta escursionistica: 4Land n. 200 – Alpi Apuane 1:25000
- Accesso: Da Lucca procedere in direzione Abetone poi seguire le indicazioni per Pescaglia e proseguire, oltrepassando Pascoso, fino alla Foce di Bucine (torre campanaria) dove si svolta a sinistra per il Rifugio Alto Matanna.
Da Castelnuovo Garfagnana seguire la S.P. 20 in direzione Lucca e dopo Gallicano voltare a destra per Fabbriche di Vallico e proseguire fino ad 1 km prima di Palagnana dove si svolta a sinistra (ponte) per Pescaglia. Raggiunta la Foce di Bucine (torre campanaria) si svolta a destra per il Rifugio Alto Matanna. - Trasporti pubblici: Autobus Autolinee Toscane – Extraurbano Lucca – Palagnana via Fabbriche di Vallico Linea E72 (stagionale). Da Palagnana è necessario salire a piedi lungo il sentiero 3 (1h00′). (https://www.at-bus.it/it/orari.html#modTimetables_collapseExtraUrbanLine)
COMMENTI E NOTE:
- Itinerario, nel suo complesso, abbastanza inusuale per raggiungere la cima del Monte Matanna.
Splendido il panorama che si gode dalla vetta.
Il percorso è piuttosto vario e mai monotono. che permette di salire due panoramiche cime delle Apuane meridionali percorrendo tracce di sentiero non contrassegnate dai classici segnavia CAI (a tratti sono presenti radi bolli sbiaditi). - La sezione a sud del Monte Matanna, dove sono assenti i segnavia bianco-rossi del CAI, presenta diversi punti in cui è necessario sapersi orientare per cui sarebbe opportuno possedere e saper leggere una buona carta escursionistica dell’area per non incorrere in errori che, come minimo, aumenterebbero distanza e dislivello da percorrere. Anche la traccia di discesa dal Monte Matanna potrebbe non essere facilissima da seguire in caso di scarso senso di orientamento.
Da evitare in caso di nebbia!
Scendendo dal Callare del Matanna, un breve tratto richiede di non soffrire eccessivamente l’esposizione (presenza comunque di cavo).
Il breve canalino roccioso fra Rifugio Forte dei Marmi e Monte Matanna potrebbe richiedere l’uso delle mani. - Dal Callare si può anche ascendere direttamente al Monte Matanna ritornando al passo lungo la medesima traccia (circa 1h00′ andata e ritorno).
- Volendo prolungare il percorso, si potrebbe partire da Palagnana, eventualmente salendo anche sul Monte Nona con l’itinerario presente nelle “Altre escursioni pubblicate in zona”
Altre escursioni pubblicate in zona:
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