Montaccio da Laste
Escursione ad anello sui sentieri che da Laste/Asten, in Val di Pennes, diramazione della Val Sarentino, salgono al Passo Pennes poi al panoramico Montaccio/Tatschspitze.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Da Laste/Asten si imbocca il tracciato 14 che, attraverso la vallata percorsa anche dalla Strada Statale, sale fino al panoramico Passo Pennes/Penser Joch.
Passato a fianco dell’Alpenrosenhof, si segue il sentiero 14B che percorre in saliscendi una piacevole dorsale.
Si supera la cima del Monte Laste/Astenberg e, utilizzando il percorso 14A, si giunge ai piedi del Montaccio/Tatschspitze.
Con ripido tracciato prima attraverso il pendio erboso poi fra pietre sparse si raggiunge la vetta. La vista è straordinaria! Oltre alle circostanti Alpi Sarentine di cui il Montaccio fa parte si possono ammirare i gruppi del Brenta, dell’Adamello-Presanella e dell’Ortles-Cevedale poi la Croda Alta e il Gran Pilastro, fino alle Vedrette di Ries e a una bella porzione di Dolomiti.
Per il ritorno si segue il tracciato dell’andata fino alla deviazione con il sentiero 10 che scende all’incantevole piana in cui si trova il laghetto Seeberg.
Si continua a perdere quota passando dalla Seeberg Alm poi, per comodo stradello a fondo naturale, si sfiora una cascata e si torna al punto di partenza non senza aver avuto la possibilità di visitare, con una deviazione di alcuni minuti lungo il sentiero 10C, alla Miniera di Laste (Knappen Stollen Asten).
DESCRIZIONE COMPLETA:
Laste (Asten in tedesco, q. 1512 m.), ultimo agglomerato urbano della Val di Pennes, diramazione superiore della Val Sarentino.
Lo spiazzo che fa da capolinea alla linea autobus che sale da Bolzano è il punto di partenza di questa escursione.
Per asfalto (segnavia 14) passo a fianco della chiesetta e attraverso le case del piccolo paese.
Appena superato un ponticello sul torrente Talvera, svolto a sinistra salendo in direzione del Passo Pennes/Penser Joch inizialmente su sentiero poi su tracciato più ampio.
Seguendo i segnavia bianco-rossi, supero la Kuhbergalm per lasciare subito dopo lo stradello di accesso al fabbricato.
Cammino con bella visuale sulla vallata.
Cambiata decisamente la direzione, procedo sul fondo della valle, sul fianco opposto rispetto alla strada.
Alle mie spalle, intanto, emerge la sagoma del Corno Bianco di Pennes.
Passato sotto alla Statale, seguo ancora un poco il centro del valloncello per poi deviare in modo netto e, con una ascesa più faticosa, giungere a Passo Pennes/Penser Joch (q. 2211 m.).
Il valico, oltre che essere un luogo abbastanza frequentato da moto e auto, è crocevia di numerosi sentieri.
Dopo aver ammirato lo splendido panorama, in particolare verso le Alpi dello Stubai, salgo all’Alpenrosenhof per poi proseguire lungo la dorsale (segnavia 14B) verso il Montaccio/Tatschspitze, direzione che terrò fino alla relativa vetta. Presso la grande pala eolica, una panchina induce a sedersi per ammirare il territorio circostante.
Un tratto in saliscendi poi una più lunga salita mi portano sulla cima del Monte Laste/Astenberg (q. 2367 m.).
La mia meta, il Montaccio, è davanti a me. Più lontano, un po’ spostato sulla destra, ammiro il Corno di Tramin coperto da una spolverata di neve.
In discesa, con vista sulla valle dell’Egg e, oltre il solco della Valle Isarco, sulle Alpi di Fundres, giungo al bivio con il sentiero 14A su cui proseguo sempre in direzione sud-est (diritto).
Aggirata l’ennesima elevazione, mi affaccio sui prati della Val di Pennes stretta fra il Corno Bianco e il Bersaglio Alto/Hohe Scheibe.
Piuttosto erto e scabroso è il versante che attraverso.
Spostatomi sul versante opposto, percorro un franoso traverso appena sotto la sommità del Dosso Alto/Niederbeck.
Al bivio con il sentiero 13A, continuo su cresta lungo il tracciato 14A.
Con piacevole percorso giungo ad incrociare il sentiero 10 e, appena oltre, la deviazione per la cima del Montaccio/Tatschspitze.
Abbandonato il sentiero 14A, inizio la faticosa risalita della montagna.
Ad una prima parte erbosa ne segue una fra pietre sparse.
Giunto sulla sella sommitale, a destra trovo la detritica cima meridionale (q. 2518 m.) contraddistinta dalla presenza di alcuni ometti di pietra. A sinistra, invece, la vera e propria vetta del Montaccio (q. 2526 m.) su cui è posta la croce.
Da quassù la vista è straordinaria! A 360° e non solo sulle circostanti Alpi Sarentine di cui il Montaccio fa parte! Dai gruppi del Brenta, dell’Adamello-Presanella e dell’Ortles-Cevedale fino alle Vedrette di Ries e a una bella porzione di Dolomiti, passando dalla Croda Alta e dal Gran Pilastro.
Qualche minuto dopo me sono salite molte persone, tutte tedesche. Cinque ragazzi estraggono, da alcune sacche, strumenti a fiato e iniziano a suonare. Mi fermo un poco ad ascoltarli.
Riparto tornando sui miei passi fino al bivio con il sentiero 10 che imbocco dirigendomi verso Laste/Asten.
Una discesa mi conduce all’incantevole piana in cui si trova il laghetto Seeberg. Il giallo dell’erba autunnale ammanta le acque ferme e correnti.
Attraverso la conca e, al bivio con il sentiero 13A, continuo verso sud (sinistra) in discesa.
Passata una salitella, supero una seconda diramazione del sentiero 13A.
Mi mantengo sempre in direzione di Laste/Asten (segnavia 10) perdendo quota fino al bivio con il percorso 10B e alla vicina Seeberg Alm con il curioso fabbricato presente.
Procedo su tracciato più ampio e al vicino incrocio continuo ancora verso Laste/Asten (segnavia 10).
Il cammino è ora rilassato, fra conifere e spazi aperti.
Antecedentemente all’arrivo al primo tornante, la facoltativa deviazione lungo lo stretto sentiero 10C conduce, in una decina minuti, alla Miniera di Laste (Knappen Stollen Asten). Attiva nella seconda metà dell’800 per l’estrazione di fluorite.
A proprio rischio e dotati di torcia, è possibile accedere alla galleria.
A pochi metri di distanza una panchina invita ad una sosta panoramica.
Ripreso il cammino sullo stradello a fondo naturale (segnavia 10), continuo scendendo con numerosi tornanti.
Passo davanti ad una cascata.
Supero l’incrocio con il sentiero 13 e, non molto più tardi, raggiungo i primi fabbricati di Laste/Asten.
Senza salire alla recinzione di un’area di pascolo, mi mantengo sul percorso contrassegnato in bianco-rosso e ritorno comodamente al punto di partenza.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nell’Ottobre 2022
- Durata*: 6h35′ (+15′ l’eventuale deviazione per la Miniera di Laste)
- Tempi progressivi*: Laste – Passo Pennes (2h00′) – Bivio sentieri 10/14A (3h30′) – Montaccio (4h15′) – Bivio sentieri 10/14A (4h45′) – Seeberg Alm (5h35′) – Laste (6h35′ + 15′ l’eventuale deviazione per la Miniera di Laste)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco. - Dislivello: +1150 m./ -1150 m.
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Tabacco n. 040-Monti Sarentini-1:25000; Kompass n. 056-Monti Sarentini-1:25000
- Accesso: Da Bolzano procedere lungo la Val Sarentino (Strada Statale n. 508) e a Pennes svoltare in direzione di Laste fino a raggiungere la località.
- Trasporti pubblici: da Bolzano autobus fino a Laste (capolinea della linea 150) (https://www.sad.it/).
COMMENTI E NOTE:
- Percorso molto panoramico, prevalentemente oltre il limite boschivo, salvo la parte finale. Possibilmente da eseguire in giornate con buona visibilità in modo da poter ammirare il paesaggio circostante.
- Non ci sono particolari difficoltà per l’escursionista allenato e abituato a camminare su sentieri di montagna, anche sdrucciolevoli. L’ascesa al Montaccio è piuttosto ripida.
- Un paio di tratti fra il Monte Laste e il Montaccio tagliano un pendio particolarmente ripido e potrebbero infastidire una persona particolarmente timorosa del vuoto o di versanti molto inclinati.
- Itinerario percorribile indifferentemente in entrambi i sensi.
- E’ possibile ridurre durata e dislivello del percorso evitando la salita al Montaccio oppure seguendo a ritroso la seconda parte dell’itinerario descritto, da Laste al Montaccio, tornando lungo lo stesso percorso.
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