Baita Segantini e Malga Juribello dalla Val Venegia
Escursione ad anello intorno a Castellaz e Costazza partendo da Malga Venegia, passando da Malga Venegiota fino a raggiungere la Baita Segantini e Malga Juribello immerse nel meraviglioso contesto dolomitico del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
DESCRIZIONE:
E’ una domenica di luglio. Un notevole numero di escursionisti e semplici amanti della montagna affolla la zona di parcheggio di Malga Venegia nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Ci incamminiamo verso sud-est lungo la ghiaiosa stradina che percorre la valle lasciando Malga Venegia (q. 1778 m.) alla nostra sinistra.
Dalla parte opposta, oltre il bosco, si erge la sagoma rocciosa del versante settentrionale del Castellaz (q. 2333 m.).
Al sinuoso corso del Torrente Travignolo fanno da sfondo le verticali pareti dolomitiche della catena settentrionale delle Pale di San Martino.
Mentre saliamo molto dolcemente, appare prima Cima della Vezzana poi il Cimon della Pala.
Passiamo a fianco di Malga Venegiota (q. 1824 m.) oltre la quale si entra in un bosco di conifere.
Lo stradello volge ora verso sud.
Oltrepassiamo l’incrocio con i sentieri 749 (Sentiero Italia), diretto alla Forcella Venegia e al Passo Valles, e 710 che sale al Passo del Mulaz.
Dopo alcune colate di pietre franate dalle pareti soprastanti,
percorriamo il pianoro detto “Campigol della Vezzana”.
Iniziamo a salire con pendenza un po’ più accentuata.
L’ampio percorso diviene tortuoso e, mentre saliamo per il versante orientale della Costazza (q. 2290 m.), il Cimon della Pala (q. 3184 m.), soprannominato il Cervino delle Dolomiti, inizia ad assumere la sua sagoma più famosa, simbolo delle Pale.
Eccoci alla Baita Segantini (q. 2170 m.), affollata meta per tanti gitanti.
Il cielo è un po’ nuvoloso e i colori spenti ma l’ambiente circostante è splendido.
Molte persone occupano una delle sponde del vicino laghetto e faccio i salti mortali per riuscire a scattare una foto senza troppe persone.
Un secondo laghetto è ormai trasformato in torbiera.
Sullo sfondo le cime più orientali dei Lagorai.
Iniziamo a scendere per il versante opposto (ovest) e dopo poco abbandoniamo la stradina per seguire a sinistra un sentiero che ne taglia le curve.
Di fronte abbiamo il Passo Rolle e i Lagorai.
Lasciandoci sulla destra Capanna Cervino e un impianto di risalita arriviamo, in località Campo Croce, al bivio (q. 1993 m.) tra i tracciati per Passo Rolle (a sinistra) e Malga Juribello (a destra).
Seguiamo quest’ultimo stradello che percorre bei prati pieni di vacche al pascolo con la mole del Castellaz al nostro fianco.
Arriviamo a Malga Juribello (q. 1868 m.).
Tante famiglie occupano i tavoli e le panche dislocati all’esterno.
E’ un ottimo luogo in cui fermarsi per una pausa.
Il Cimon della Pala rimane sullo sfondo mentre in lontananza, in un’altra direzione, si vede anche la parete sud della Marmolada.
Ritorniamo sui nostri passi per alcune decine di metri poi deviamo a sinistra (nord-est) su campestre.
Prima di entrare nel bosco iniziamo a risalire su traccia il pendio in direzione delle pareti occidentali del Castellaz.
Attraversiamo la zona umida della Busa di San Giovanni poi svoltiamo a sinistra lungo un evidente sentiero (segnavia bianco-rossi) che taglia il pendio.
Ci immergiamo nella vegetazione e, dopo qualche saliscendi, perdiamo decisamente quota fino a raggiungere il fondo della Val Venegia dove un ponticello in legno ci permette di superare il Torrente Travignolo.
Velocemente risaliamo proprio sotto Malga Venegia dove ci colleghiamo nuovamente al tracciato dell’andata che in pochi minuti ci riporta al parcheggio.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Luglio 2018
- Durata*: 3h50′ (compreso pause brevi)
- Tempi progressivi*: Parcheggio Malga Venegia – Baita Segantini (1h50′) – Campo Croce (2h20′) – Malga Juribello (3h00′) – Parcheggio Malga Venegia (3h50′)
- *I tempi inseriti corrispondono a quanto da me impiegato e sono puramente indicativi.
- Dislivello: +500 m./ -500 m.
- Difficoltà: T (Turistica) fino a Baita Segantini e il tratto Campo Croce-Malga Juribello, E (Escursionistica) il resto.
- Carta escursionistica: Tabacco n. 22 Pale di san Martino 1:25000
- Accesso: Da Trento e Bolzano raggiungere la Val di Fiemme e percorrerla fino a Predazzo dove si devia per il Passo Rolle. Passato Paneveggio svoltare a sinistra per il Passo Valles e, dopo poco, a destra sulla stradina della Val Venegia;
da Belluno superare Agordo e a Concenighe Agordino deviare a sinistra per Falcade. Superare Passo Valles e, dopo alcuni km, deviare a sinistra sulla stradina della Val Venegia;
da Vicenza e Padova superare Bassano del Grappa e procedere verso Trento fino a Cismon del Grappa dove si svolta sulla S.S. 50bis in direzione di Feltre. Prendere l’uscita per San Martino di Castrozza e Passo Rolle oltrepassato il quale, dopo alcuni km, si devia a destra per il Passo Valles e successivamente ancora a destra sulla stradina della Val Venegia. - Trasporti pubblici: Navetta per Val Venegia oppure utilizzare la fermata dell’autobus di Passo Rolle e partire da lì con l’escursione arrivando velocemente a Campo Croce.
Autobus Trentino Trasposti da Trento a Cavalese (linee B102,B103,B104) poi per Predazzo (linea B101) infine da Predazzo a Passo Rolle (linea B122 Predazzo-Fiera di Primiero dove è presente coincidenza con la stazione ferroviaria di Feltre)
https://www.trentinotrasporti.it/viaggia-con-noi/extraurbano/regione-1
https://www.sanmartino.com/IT/lamobilita/
COMMENTI E NOTE:
- L’itinerario attraversa territori di grande bellezza con grandioso panorama sulle Pale di San Martino.
- La Baita Segantini è una meta molto frequentata per cui sia il tratto dalla Val Venegia che quello dal Passo Rolle possono essere piuttosto affollati durante l’alta stagione.
- Per una persona allenata a superare il dislivello previsto, il percorso è piuttosto semplice.
E’ possibile ridurre ulteriormente la difficoltà (turistica) scendendo dalla Baita Segantini a Campo Croce per lo stradello. - Non ci sono problemi di vertigini.
- L’itinerario è percorribile anche in senso contrario effettuando in salita la parte più pendente.
- Si può ridurre un poco il percorso evitando di scendere a Malga Juribello imboccando direttamente il sentiero marcato con segnavia bianco-rossi diretto in Val Venegia.
- Persone allenate possono aggiungere anche la salita al Castellaz (anche denominata “Trekking al Cristo Pensante”.
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