Il trekking

Il trekking

cosa bisogna conoscere

Spesso si fa confusione fra Escursionismo e Trekking pensando siano sinonimi. La differenza non è così elevata ma non sono esattamente la stessa cosa.

Vediamo di approfondire cosa si intenda per trekking e cosa sia necessario avere per intraprenderne uno.

COS’E’ IL TREKKING

La parola Trekking deriva dal verbo inglese “To Trek” che significa “l’atto di fare un lungo viaggio a piedi attraverso terreni difficoltosi, normalmente per piacere”.

Fondamentalmente il Trekking è quindi una lunga escursione, plurigiornaliera.

Tale attività quindi prevede di fare delle tappe, per lo più dormendo nei rifugi, nei bivacchi oppure in tenda.
Alcuni trekking, solitamente classificati facili, prevedono la possibilità di alloggiare presso strutture alberghiere o similari poste in villaggi.

Detto questo, è chiaro che quanto già ampiamente illustrato nella pagina “Cos’è l’escursionismo” vale per lo più anche per il trekking quindi ritengo sia necessario, prima di proseguire, aver letto quanto indicato in https://www.sentieriincammino.it/inizia-da-qui/cose-lescursionismo/.
Ci sono però delle differenze, o meglio, delle integrazioni da fare.
Altre cose è importante ribadirle.

Un trekking può essere una lunga traversata con località di partenza e arrivo differenti. Ma può anche trattarsi di un percorso a tappe che parte e arriva nello stesso punto.
E’ un’attività potenzialmente pericolosa per cui è necessario un certo grado di allenamento e di esperienza. Non si improvvisa ma si programma bene o si ci affida a guide esperte!!!

ABBIGLIAMENTO

Per affrontare un trekking è necessario avere un abbigliamento completo ma, allo stesso tempo, leggero e con i minimi ricambi necessari.
Quello che non si indossa lo si carica sulle spalle e per più giorni quindi il superfluo va lasciato a casa.
Per un trekking di 6 giorni non si metteranno nello zaino 5 magliette e altrettanti pantaloni.
La cosa è molto soggettiva ma va considerato che potrebbe anche esserci la possibilità di fare un lavaggio a mano veloce.

Va valutato con criterio il numero di capi di ricambio, ricordando che sarà molto probabile incontrare anche giornate di maltempo.

Sarebbe importante avere capi di qualità, traspiranti e che si asciughino velocemente.

Sicuramente indosseremo

  • un paio di scarponi da montagna ben rodato (e impermeabilizzato con apposito prodotto)
  • calzini assolutamente privi di cuciture o abrasioni per preservarci dalle vesciche
  • pantaloni tecnici ad asciugatura rapida (no jeans!!!)
  • capi intimi e maglietta ad asciugatura rapida (no cotone)
  • pile tecnico traspirante
  • giacca impermeabile, antivento e traspirante
  • un cappello per salvaguardarci dai colpi di sole e, se impermeabile, proteggerci dalla pioggia
  • occhiali da sole

Nello zaino metteremo il necessario ricambio, eventualmente una mantellina antipioggia (poncho) se la nostra giacca non fosse perfettamente impermeabile, tenendo presente che il poncho spesso fa sudare molto.

Se si andasse ad alta quota o nella stagione fredda, avere almeno un paio di guanti è importante.

In caso di neve aggiungere anche un paio di ghette per riparare gli scarponi dall’introduzione al loro interno di fastidiosa neve.

EQUIPAGGIAMENTO

Diamo un’occhiata anche a cosa sarà importante avere per affrontare un trekking.

Lo zaino dovrà essere adeguato, possibilmente con svariate tasche esterne e provvisto di coprizaino impermeabile.
Risulterà però fondamentale riporre tutti i nostri capi di abbigliamento all’interno di uno o più sacchetti impermeabili.
Personalmente uso una fantastica sacca assolutamente impermeabile con tappo svuota aria (del costo di pochi €) che riduce al massimo lo spazio al suo interno eliminando l’aria in eccesso e, quindi, peso. E’ stata più volte provvidenziale per trovarmi in rifugio con capi di ricambio perfettamente asciutti nonostante un’intera giornata piovosa.

Dormendo in rifugio sarà obbligatorio possedere un sacco letto o sacco lenzuolo (uno usa e getta lo si può acquistare anche ogni notte in rifugio, costa sui 3/5 €) oppure un sacco a pelo.
Se si programma di dormire in bivacco o tenda molto meglio il sacco a pelo.
In caso di notte in locale invernale (ne sono dotati molti rifugi per le emergenze in periodo di chiusura) sarebbe opportuno avere un sacco a pelo che protegga il più possibile da freddo e umidità.

Quasi tutti i rifugi sono dotati di ciabatte che vengono messe a disposizione degli ospiti. Nelle camere non si accede con gli scarponi!

Ricordarsi il necessario per lavarsi ed eventuali medicinali.

Nel caso si preveda di trascorrere la notte in tenda sarà utile un materassino per proteggervi dall’umidità che sale dal terreno.

Se il trekking si svolgerà ad alta quota, almeno fino a luglio, un paio di ramponi (non ramponcini) potrebbero diventare molto utili in caso di attraversamento di nevai.

Per un trekking invernale, oltre ai ramponi, serviranno anche le ciaspole/racchette da neve. Ometto la piccozza solo perchè si entrerebbe nell’ambito alpinistico ma nulla vieta di averla nel caso fossero previsti tratti di un certo impegno e/o pericolosità. Stesso discorso vale anche per l’attraversamento di ripidi e compatti nevai estivi.
Non si parte per un trekking invernale senza avere padronanza dei materiali appena citati!

Se non si fosse accompagnati da una guida diviene fondamentale essere in possesso e saper leggere una buona Carta Escursionistica della zona, meglio se 1:25000. La Carta è utile già dalla programmazione del trekking.
GPS e bussola possono essere di ausilio. Anche in questo caso bisogna saperli utilizzare perchè non ti portano alla meta da soli.
Prendere un carica batterie e una batteria di scorta.
Ricordatevi che il cellulare in molte zone non ha segnale!

Io non lascerei mai a casa la crema solare. Ad alta quota il sole può provocare fastidi non indifferenti.

Altro materiare fondamentale sono una torcia frontale, utile anche in rifugio, un kit base di pronto soccorso con adeguato numero di cerotti di tipo Compeed, un telo termico.

Facoltativo è l’uso dei bastoncini regolabili in altezza. Aiutano la progressione in salita, salvaguardano schiena e ginocchia in discesa.

Se si attraverseranno tratti attrezzati potrebbe essere utile un cordino di 5 m. dotato di moschettone mentre per percorrere delle Vie Ferrate è obbligatorio indossare casco, imbrago e set da ferrata.

Uno dei problemi più grossi è avere con se l’indispensabile razione di acqua e cibo. Sarà fondamentale informarsi bene su dove sia possibile approvigionarsi di acqua e provviste. Nei rifugi vengono normalmente vendute entrambe.
L’acqua spesso non è potabile quindi, se non la si volesse acquistare o non ci fosse la possibilità di farlo, potrebbe convenire l’utilizzo di un filtro purificatore.
Considerare che nei rifugi la cena è solitamente abbondante ma la colazione non molto. Ma dipende da come si è abituati.
Non fatevi mancare nello zaino un certo numero di barrette energetiche, frutta secca e quant’altro necessario. Meno si passerà da luoghi in cui risulta possibile rifocillarsi, più sarà necessario avere cibo con se. Nel caso si viaggi in tenda potreste aver bisogno di un fornellino da campo.

Ultimo ma non ultimo,
NON DISPERDERE RIFIUTI NELL’AMBIENTE!
La montagna pulita è bella e l’ambiente va sempre rispettato.

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