Laghi e torbiere dell’Anfiteatro morenico di Ivrea

Laghi e torbiere dell’Anfiteatro morenico di Ivrea

Facile ma lunga e tortuosa escursione in ambiente collinare fra boschi, laghi e torbiere della sezione nord-orientale dell’anfiteatro morenico di Ivrea.
Molte possibilità di ridurre l’itinerario o di partire da località differenti.

Castello di Montalto e Lago Pistono anfiteatro morenico Ivrea
Il Castello di Montalto si riflette sul Lago Pistono

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


DESCRIZIONE:

Partenza dalla chiesetta di San Pietro Martire (q. 309 m.) presso la quale si può limitatamente parcheggiare.

Chiesetta di San Pietro Martire Ivrea
La Chiesetta di San Pietro Martire

Imbocco la stradina asfaltata a destra del piccolo edificio religioso (nord-est, freccia blu) e la percorro, costeggiando saltuariamente il Lago Sirio, fino all’intersezione con la strada principale in località Bacciana (q. 275 m.).

anfiteatro morenico Ivrea Lago Sirio
Lago Sirio

Percorro quest’ultima in direzione sud per circa 500 metri.
Oltre il grande specchio d’acqua si notano le cime imbiancate dell’alto Canavese.

Lago Sirio e Monte La Torretta
Riflessi sul Lago Sirio

Appena superato l’ingresso al campeggio, svolto a sinistra lungo una mulattiera che si inoltra nella vegetazione.

Una leggera salita porta ad un limitato belvedere (q. 299 m.) dopo il quale scendo ad una pozza d’acqua attualmente ghiacciata.

Pozza d'acqua ghiacciata
Una pozza d’acqua ghiacciata

Procedo verso sud-est seguendo le indicazioni per il Lago di Campagna che raggiungo velocemente e costeggio in senso antiorario.
Sulla sponda opposta si erge il cucuzzolo in cui si trova il Castellazzo dietro il quale fa bella mostra di sé la cresta fra il Monte La Torretta e la Colma di Mombarone mentre, un poco più in basso, la lunga e piatta dorsale della collina morenica della Serra

anfiteatro morenico Ivrea Lago di Campagna Colma di Mombarone
Vista sul Lago di Campagna e Monte La Torretta

Evitata la deviazione per Cascinette d’Ivrea, raggiungo l’estremità orientale del bel bacino dove attraverso un ponticello per poi camminare lungo la strada che collega Chiaverano e Cascinette d’Ivrea in direzione del primo (sinistra).

Oltrepassato il bivio per il cimitero, seguo lo stradello sulla sinistra diretto a Mego e Chiaverano.
Sempre seguendo le indicazioni per Chiaverano, abbandono l’asfalto per poi ritrovarlo un po’ più in alto.

Arrivando a Mego, con una deviazione di un paio di centinaia di metri si arriverebbe in centro a Chiaverano dove sono presenti bar e botteghe in cui prendere qualcosa da mangiare.

Io, invece, prima di raggiungere le case di Mego, svolto a sinistra su sentiero segnalato con pallini rosso e verde.
La traccia non sempre è facile da seguire e pongo attenzione a seguire i segnavia aggirando in senso orario  il Monte Albagna (q. 404 m.) sulla cui cima si erge il castello di San Giuseppe ora hotel-ristorante.

Monte Albagna Castello San Giuseppe
Monte Albagna e Castello San Giuseppe

Alzandomi di quota la visuale si allarga sulle colline circostanti e verso la pianura.

Evitando  le deviazioni verso sinistra, giungo dinnanzi alla grande porta di accesso all’hotel-ristorante Castello San Giuseppe per poi scendere per asfalto alla strada provinciale nei cui pressi si trova il lago-torbiera di Chiaverano (q. 309 m.). Il ghiaccio che la ricopre evidenzia la fredda temperatura di questa giornata invernale.

anfiteatro morenico Ivrea Lago torbiera di Chiaverano
Il lago-torbiera di Chiaverano

A destra, in circa 1 km sarei a Chiaverano mentre svoltando a sinistra, alla medesima distanza, mi troverei presso le sponde del Lago Sirio.

Vado in direzione di quest’ultimo fino ad un incrocio con pilastrino votivo (località Bacciana, q. 318 m.)).
Imbocco la piccola via poi devio immediatamente a sinistra su mulattiera.
All’incrocio successivo mantengo la destra su asfalto prima e su sterrato/lastricato poi seguendo il percorso della competizione Ivrea-Mombarone (segnavia gialli) giungendo presso alcuni resti poco visibili dell’antico acquedotto romano di Eporedia.

acquedotto romano Eporedia
Resti dell’acquedotto romano

Proseguo in piano e, ad un incrocio con un altro pilastrino votivo, svolto a destra come da indicazione Ivrea-Mombarone.

Alle deviazioni mi mantengo sul tracciato indicato con le frecce gialle entrando nella stretta valletta del Rio Montesino che oltrepasso tramite il Ponte della Galetta (q. 380 m.) per poi prendere subito a destra (nord, segnavia azzurro con pallino blu).

Ponte della Galetta
Ponte della Galetta

Rimanendo più alto di quota, aggiro in senso orario il Maresco di Bienca, ora una torbiera ma in epoca romana forniva acqua alla città di Ivrea (Eporedia) tramite l’acquedotto i cui resti ho superato in precedenza.

Giunto ad un agriturismo, seguo il tracciato diretto a Bienca e Tomalino.
Uscendo dal bosco il percorso si inoltra fra vigneti fino ad arrivare presso Tomalino e poi sulla strada Bienca-Borgofranco che seguo verso ovest per un paio di centinaia di metri.

Tomalino
Tomalino

Appena superato un parcheggio, devio su sterrato (segnavia rosso con due triangoli bianchi) che sale nel bosco.
Mi mantengo sempre sulla mulattiera principale fino a scollinare e arrivare velocemente alla radura dove si trovano Ca’ di Piti e Prà San Pietro (q. 460 m.).

Anfiteatro morenico Ivrea Ca' di Piti
Prà San Pietro

Proseguo verso Borgata Paratore scendendo ad innestarmi nel tracciato 862 dove il percorso diviene lastricato.

Supero le case di Borgata Paratore e quelle di Biò (q. 296 m.) tagliando più volte la Strada Provinciale 73 fino a raggiungere il Rio dei Mulini che seguo fino ad un guado (cartello Rio dei Mulini, q. 273 m.) in cui svolto in salita verso il Lago Nero.

Vigne valle Dora Baltea
Vigne e la valle della Dora Baltea

In pochi minuti mi trovo sulla sponda del lago che aggiro lungo il lato settentrionale.

Anfiteatro morenico Ivrea Lago Nero
Lago Nero

Dalla “Casa del Pescatore” il percorso si ampia e sale fino ad un grosso masso erratico dopo il quale perdo quota su asfalto tornando in un’area abitata.

Ad un incrocio con pilastrino votivo (località Piandella) procedo verso il Lago Pistono (ovest).
Alto davanti a me il bel Castello di Montalto si erge sulla sommità del Monte Crovero (q. 405 m.).

Castello di Montalto
Castello di Montalto

300 metri dopo, ad un altro incrocio con un simbolo religioso (q. 297 m.), mi innesto in direzione sud-est nel percorso della ben segnalata Via Francigena (segnavia gialli oppure adesivi bianco-rossi).

Costeggio la sponda orientale del Lago Pistono oltrepassando un museo all’aperto con palafitte che fa riferimento al ritrovamento di un insediamento del Neolitico.
Il Castello di Montalto si specchia nelle acque del bacino con bei punti panoramici.

Anfiteatro morenico Ivrea Lago Pistono
Lago Pistono

Con una breve deviazione verso est raggiungo la torbiera denominata “Terre Ballerine” originata dal prosciugamento di una parte del Lago Coniglio.
Il nome di questa torbiera deriva dall’estrema elasticità del terreno in questo luogo, paragonabile ad un grosso materasso saltando sul quale si provoca il movimento delle piante vicine.

 Anfiteatro morenico IvreaTerre Ballerine
Terre Ballerine

Tornato sulla sponda del Lago Pistono, riprendo a seguire la Via Francigena.
Sull’estremità meridionale del lago si trova la Cappella di Santa Croce (q. 297 m.), probabilmente nata come cappella privata dell’adiacente tenuta agricola. La più antica testimonianza di questo edificio di culto data l’anno 1682.

Ivrea Cappella di Santa Croce
Cappella di Santa Croce

Continuo lungo la Via Francigena e, circa 500 metri dopo appena prima del Pilastrino della Cruseira, svolto nettamente in ripida salita e, con percorso lastricato, mi porto in località Trucco (q. 334 m.) da dove scendo in pochissimi minuti al luogo di partenza.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Gennaio 2020
  • Durata*: 6h20′ (compreso brevi pause)
  • Tempi progressivi*: Chiesetta di San Pietro Martire – Lago Sirio incrocio Bacciana (30′) – Lago di Campagna Pian Gros (1h15′) – Bivio Loc. Bacciana (2h40′) – Ponte della Galetta (3h20′) – Tomalino (3h45′) – Borgata Paratore (4h25′) – Rio dei Mulini (4h50′) – Lago Nero Casa del Pescatore (5h05′) – Lago Pistono palafitte (5h30′) – Terre Ballerine (5h50′) – Chiesetta di San Pietro Martire (6h20′)
  • *I tempi inseriti corrispondono a quanto da me impiegato e sono puramente indicativi.
  • Dislivello: +500 m./ -500 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: MU Edizioni n. 01 – Carta della Serra Morenica d’Ivrea – 1:20000
  • Accesso: Da Torino, Aosta (via autostrada), Biella o Vercelli raggiungere Ivrea poi, aggirato il centro, seguire le indicazioni per Aosta percorrendo la S.S. 26 per circa 1 km e, in corrispondenza di una curva verso sinistra, svoltare a destra in salita (indicazioni per Hotel Sirio) su via San Giovanni Bosco e, al primo incrocio, a sinistra su via San Pietro Martire che si segue, svoltando sulla sinistra ancora dopo circa 1000 metri, fino all’omonima chiesetta.
  • Trasporti pubblici: Utilizzando i mezzi pubblici è conveniente effettuare la partenza in un altro punto (Montalto Dora, Borgofranco d’Ivrea, Bacciana, Bienca). Bacciana è llungo il percorso, Bienca centro a circa 300 metri mentre da Montalto Dora si ci può collegare in circa 1 km all’area del Lago Pistono e da Borgofranco d’Ivrea in poco più di 1 km alla zona del Rio dei Mulini.
    Ivrea si raggiunge comodamente in treno (linea Torino-Aosta)(https://www.trenitalia.com/) poi bus Linea urbana 3 per Montalto Dora e Borgofranco (destinazione San Germano) oppure Linea urbana 5 per Bacciana e Bienca (http://www.gtt.to.it/cms/linee-e-orari/57-intercomunale/ivrea/1495-ivrea)

COMMENTI E NOTE:

  • Il percorso raggiunge 4 dei 5 laghi principali di quest’angolo di anfiteatro morenico. Rimane escluso il Lago San Michele.
  • Non è un itinerario panoramico (frequenti i tratti nel bosco) ma alcuni punti, in particolare presso i laghi, regalano splendide visuali e notevoli riflessi.
  • Si sviluppa prevalentemente su stradelli sterrati e mulattiere con alcuni tratti su asfalto e qualche sentiero.
  • In qualche punto ci può essere qualche problema di orientamento e potrebbe essere importante, nel caso non si conosca la zona, avere una buona carta escursionistica o una traccia gps da seguire.
  • E’ possibile iniziare l’anello in molti punti tra cui Bacciana, Chiaverano, Bienca ma anche, allungando 2 o 3 km, da Montalto Dora o Borgofranco d’Ivrea.
  • Il percorso si può accorciare (ma anche allungare) a piacimento. Ad esempio eliminando la zona Lago di Campagna-Monte Albagna oppure raggiungendo il Lago Pistono direttamente da Bacciana o dal Ponte della Galetta.

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