Monte Barigazzo dal Piano dell’Arato

Monte Barigazzo dal Piano dell’Arato

Escursione attraverso il versante sud-orientale del Monte Barigazzo percorrendo il sentiero 811C che, con un breve ma impegnativo e panoramico anello, collega il Piano dell’Arato alla cima di questa montagna del medio Appennino parmense.

Monte Barigazzo costone sud
Monte Barigazzo dal costone sud

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Dalla S.P. n. 42, presso il Piano dell’Arato, si imbocca il sentiero 811C giungendo in pochi minuti al bivio da cui partono le due alternative per la salita.
Si procede in senso orario seguendo, per l’ascesa, la “Via Diretta”.
Dopo un primo tratto ampio su comodo stradello sterrato, il percorso si impenna.
Si guadagna velocemente quota entrando e uscendo dal bosco. Alcuni tratti risultano esposti.
Raggiunta la cima la vista è spettacolare arrivando fino al Monte Rosa.

Per il ritorno si raggiunge la Chiesa di Barigazzo poi, costantemente sul tracciato 811C, la Sella Costone Sud.
Si traversa lungo tutto lo scosceso versante meridionale del Monte Barigazzo fino a tornare al punto di partenza.

Monte Barigazzo versante sud
Il versante sud del Monte Barigazzo

DESCRIZIONE COMPLETA:

Percorsa in auto la S.P. n. 42, parcheggio in località Piano dell’Arato (q. 899 m.), nel piccolo spiazzo ricavato a lato della sede stradale, in corrispondenza del punto iniziale del sentiero 811C.

Iniziato a camminare verso il Monte Barigazzo in pochissimi minuti incontro il bivio da cui dipartono le due alternative di salita.
Lascio per il ritorno il percorso passante dalla Sella Costone Sud e mi avvio sulla “Via Diretta”.

Inizialmente procedo su comodo stradello sterrato.

sentiero 811C Monte Barigazzo
Lungo il pianeggiante stradello forestale

Passano 10’ e devio su di uno stretto sentiero segnalato da una palina trovandomi quasi subito in un’area calanchiva.

Il percorso si impenna. Passo sulla sommità dell’erosa dorsalina variopinta, esposta in entrambi i lati su inclinati pendii.

Superato questo punto spettacolare, il tracciato si fa estremamente ripido.

Monte Barigazzo calanchi
Sulla cresta del calanco

Con strettissimi zig-zag entro ed esco dal bosco guadagnando velocemente quota.

Un passaggio esposto, altri su terreno sdrucciolevole. Nella progressione, capita anche di aiutarmi aggrappandomi agli alberi tanto è elevata la pendenza.

La parte terminale della salita si svolge su pendio completamente aperto e panoramico.

Monte Barigazzo sentiero 811C
Salita sulla dorsale est del Monte Barigazzo

Un ultimo sforzo ed eccomi accanto alla croce posizionata sulla piatta vetta del Monte Barigazzo (q. 1284 m.).

Monte Barigazzo vetta
Sulla cima del Monte Barigazzo

Non posso che fermarmi ad ammirare la spettacolare vista che si gode da questa montagna non alta ma isolata. Si potrebbero elencare innumerevoli cime visibili da questo punto.
Oggi c’è foschia sopra la Pianura Padana ma riesco lo stesso a notare il Monte Rosa, solo parzialmente coperto dal non lontano Monte Santa Franca.
Rimanendo più vicini, le sagome dei reggiani Ventasso, Cusna e Alpe di Succiso poi, a destra dei parmensi Orsaro e Marmagna, spunta l’apuano Sagro.

Monte Barigazzo vista
Uno sguardo sull’Appennino

Riparto scendendo parallelamente ad una staccionata in legno fino ad avvistare la Chiesa di Barigazzo.
Devio appena dal sentiero 811C per raggiungere l’edificio religioso posto al limitare di un bel prato punteggiato da secolari faggi.

Chiesa di Barigazzo
Chiesa di Barigazzo

Tornato sul sentiero 811C, mi porto alla selletta in cui è posizionato il bivio con il percorso 809.
Rimanendo sul tracciato 811C, oltrepasso la staccionata e taglio in piano il pendio.

Giunto sul costone sud, perdo quota fino all’omonima Sella (q. 1129 m.).
Intanto, durante la discesa, è spuntata una fetta della massima elevazione delle Alpi Apuane, il Monte Pisanino.

Monte Barigazzo costone sud
Verso la Sella Costone Sud

Non considero il sentiero 803 per Monte Grosso e continuo sul tracciato 811C affrontando subito alcuni stretti e sdrucciolevoli traversi su pendio franoso.

sentiero 811C
Tagliando il pendio franoso

Supero un’abetina e l’impluvio su cui scorre (oggi asciutto) il Rio del Piede Capraro oltre il quale un cavo d’acciaio può risultare utile in caso di fondo scivoloso in un tratto esposto.

sentiero 811C abetina
Attraversando un’abetina

Continuo la traversata dello scosceso versante meridionale del Monte Barigazzo.
Passato anche il solco del Rio delle Bore il tracciato diviene più semplice e largo e velocemente ritorno al bivio con la “Via Diretta” e al punto di partenza.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Febbraio 2024
  • Durata*: 2h45′
  • Tempi progressivi*: Piano dell’Arato/S.P. 42 – Monte Barigazzo (1h35′) – Chiasa di Barigazzo (1h45′) – Sella costone Sud (2h00′) – Piano dell’Arato/S.P. 42 (2h45′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +400 m./ -400 m.
  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Carta escursionistica: Appennino Piacentino 3 – Valli Nure, Arda e Ceno – 1:25000
  • Accesso: Dall’autostrada Parma-La Spezia uscire a Borgotaro poi seguire per Valmozzola e Varsi proseguendo lungo la S.P. n. 42 fino al punto di partenza del sentiero 811C posta circa un km oltre la località Maestri.
  • Trasporti pubblici: Autobus TEP (Linea 2345 per Borgotaro-Varsi) solo il lunedì. Praticamente non utilizzabile.
    (https://www.tep.pr.it/linee-e-orari/linee-extraurbane)

COMMENTI E NOTE:

  • Escursione piuttosto breve ma intensa con salita molto faticosa. Molto panoramica.
  • La presenza di alcuni tratti esposti e altri sdrucciolevoli richiedono passo sicuro e rendono questo itinerario non indicato a chi sia piuttosto sofferente di vertigini/paura del vuoto.
  • Il percorso non è riducibile ma è possibile allungarlo sviluppandolo ulteriormente sul versante opposto del Monte Barigazzo, eventualmente percorrendo le famose “Creste” (quella nord esclusivamente riservata a persone esperte dal passo sicuro e completamente prive di paura del vuoto).
  • Seppur eseguibile in entrambi i sensi, l’itinerario è consigliabile nel senso descritto in modo da percorrere la “Via Diretta” in salita.

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