Monte Zebio dalla Croce di Sant’Antonio
Escursione ad anello percorrendo totalmente il sentiero 832 dalla Croce di Sant’Antonio a Monte Zebio passando per un paio di malghe in un percorso dal forte valore storico.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Partenza dalla Croce di Sant’Antonio posta lungo la stradina che percorre il versante occidentale della Val di Nos.
Si imbocca il sentiero 832 guadagnando quota fino ad incrociare il tracciato proveniente dal Bivacco Stalder e dal vicino cimitero della Brigata Sassari che si raggiungono con una deviazione di 5′.
Continuando sul tracciato 832 si perviene alla Lunetta di Zebio, punto di scoppio della Mina di Scalambron, e presso postazioni e trincee della prima linea austro-ungarica. Il panorama si fa ampio sull’Altopiano.
Si procede passando a fianco dell’impercettibile cima di Monte Zebio per poi compiere un ampio giro passando dagli Albi di Pastorile poi dalla Malga Zebio Pastorile fino ad arrivare a Malga Zebio posta ai piedi della cima dell’omonimo monte.
Qui è opportuno compiere una breve deviazione e raggiungere la limitrofa area della Crocetta di Zebio dove si possono vedere trincee e postazioni austro-ungariche.
Ripreso il cammino, si passa a fianco del Bivacco dell’Angelo, struttura dalla bella parete dipinta, per poi entrare nel bosco e scendere fino a raggiungere la Puntara del Lom dove corre la strada a fondo naturale che sale dall’aeroporto di Asiago tramite la quale si ritorna velocemente al punto di partenza.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Superato l’aeroporto di Asiago risalgo, prima su asfalto poi su fondo naturale, la stradina che percorre il versante occidentale della Val di Nos lasciando l’auto in qualche piccolo spazio nei pressi della Croce di Sant’Antonio (q. 1395 m.).
Indossati gli scarponi, imbocco il tracciato 832 che sale a fianco della croce.
Guadagno velocemente quota prevalentemente nel bosco ma non mancano le piacevoli radure.
Arrivato circa a quota 1600 m., incrocio il tracciato proveniente dal Bivacco Stalder e dal cimitero della Brigata Sassari in cui sono sepolti oltre 200 soldati sardi caduti in questa zona durante il Primo conflitto Mondiale. A fianco si trova una trincea didattica.
Vale la pena deviare cinque minuti dal percorso principale per raggiungere quei luoghi che sono parte del Museo all’aperto di Monte Zebio.
Ripreso il sentiero 832, mi mantengo rigorosamente sul percorso segnalato in bianco-rosso incontrando ancora tracce della Grande Guerra.
La visuale si amplia sui pendii circostanti.
Qualche tornante e abbandono la mulattiera per Malga Zebio salendo in modo più deciso sulle poco pendenti pendici di Monte Zebio.
Eccomi nell’area della Lunetta di Zebio, “zona sacra” delimitata da numerosi cippi e con un obelisco in posizione centrale. E’ il luogo dello scoppio della “Mina di Scalambron”, mina italiana che scoppiò un paio di giorni prima del termine stabilito, sembra a causa di un fulmine, causando la deflagrazione anche della contromina austriaca con gravi perdite in entrambi gli schieramenti.
Trincee e postazioni della prima linea austro-ungarica sono sparse tutto intorno.
Continuo sempre sul sentiero 832 attraverso prati invasi dai crochi e disseminati di pietre.
Sulla destra mi appare Malga Zebio in cui passerò più tardi. Sul lato opposto due cunette indicano la quasi impercettibile cima di Monte Zebio.
Seguendo sempre i segnavia bianco-rossi, guadagno lentamente quota.
Supero il cumulo di pietre in cui è posizionata la dedica del sentiero a Vittorio Corà, asiaghese esperto della Grande guerra deceduto nel 2014 durante un’escursione sulle cenge di Rotzo, inoltrandomi presto nel rado bosco.
Il percorso procede poi con leggeri saliscendi.
Raggiunti gli Albi di Pastorile (q. 1750 m.) faccio una breve sosta presso la fontana.
Il paesaggio continua ad essere sempre piuttosto piacevole.
Facendo attenzione a rimanere sul tracciato segnalato, pervengo alla Malga Zebio Pastorile (q. 1706 m.) continuando poi su sentiero fino ad incontrare lo stradello sterrato che sale alla malga.
Lo seguo pervenendo al sottostante incrocio con l’ampio tracciato che, percorrendo la Curva delle Saline, porta in Val di Nos.
Io mi mantengo, invece, sul percorso 832 in direzione di Malga Zebio che raggiungo in una quindicina di minuti.
Qui parte un breve itinerario che porta alla soprastante area della Crocetta di Zebio (q. 1706 m.) dove si possono vedere trincee e postazioni austro-ungariche che di tutta l’area avevano fatto un caposaldo difficilmente attaccabile.
Riprendo il cammino sul tracciato 832 abbandonando presto la strada militare per seguire la mulattiera che mi conduce al vicino Bivacco dell’Angelo (q. 1655 m.), struttura dalla bella parete dipinta.
Procedo poi inoltrandomi nel bosco, inizialmente con ampi spazi prativi poi decisamente fitto, fino a raggiungere la Puntara del Lom dove corre la strada a fondo naturale proveniente dall’aeroporto di Asiago tramite la quale ritorno velocemente al punto di partenza.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nell’Aprile 2022
- Durata*: 3h40′ (compreso i 10′ a/r di deviazione per il Bivacco Stalder e il Cimitero della Brigata Sassari ma escluso eventuale visita della Crocetta di Zebio)
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Tempi progressivi*: Croce di Sant’Antonio – Bivacco Stalder (50′) – Mina di Scalambron (1h15′) – Monte Zebio (1h25′) – Albi di Pastorile (2h00′) – Malga Zebio (2h45′) – Bivacco dell’Angelo (2h55′) – Puntara del Lom (3h25′) – Croce di Sant’Antonio (3h40′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco. - Dislivello: +450 m./ -450 m.
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Tabacco n. 50 – Altopiano dei Sette Comuni-Ortigara – 1:25000; Sezioni Vicentine del CAI – sentieri Altopiano dei Sette Comuni – 1:25000
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Accesso: Da Vicenza raggiungere Caltrano (autostrada A31 uscita Piovene Rocchette) poi salire ad Asiago dove si aggira il locale aeroporto per poi risalire, in direzione Monte Zebio su strada non asfaltata, la Val Giardini e la parte inferiore della Val di Nos fino alla Croce di Sant’Antonio con limitato spazio per parcheggiare a fianco della carreggiata.
Da Trento o Rovereto salire al Passo Vezzena poi raggiungere Asiago e proseguire come appena indicato. -
Trasporti pubblici: Autobus SVT da Vicenza fino ad Asiago (linea E17 fino a Thiene poi linea E23) (https://www.svt.vi.it/orari-percorsi/extraurbano).
Da Asiago per molti km passando da Borgata Costa e raggiungendo il Bivacco Stalder dove ci si aggancia al percorso descritto.
COMMENTI E NOTE:
- Percorso di interesse storico nel lato orientale del Monte Zebio. Si sviluppa in parte nel bosco e in parte su erbosi pendii disseminati di pietre con vista sull’Altopiano.
- L’itinerario segue fedelmente il tracciato 832 che compie un anello completo e si sviluppa in luoghi che fanno parte dell’Ecomuseo Grande Guerra con diversi pannelli informativi. Consigliata la deviazione per il Bivacco Stalder e il Cimitero della Brigata Sassari oltre al breve giro della Crocetta di Zebio.
- Non ci sono particolari difficoltà tecniche e alcun tratto esposto.
- In presenza di neve la parte superiore del percorso potrebbe diventare difficile da identificare.
- Il senso di percorrenza è indifferente.
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One Reply to “Monte Zebio dalla Croce di Sant’Antonio”
Complimenti per l’egregia descrizione e per le bellissime foto. Bravi