Pietra di Bismantova: periplo e sommità
Escursione alla splendida Pietra di Bismantova lungo il sentiero 697, che ne compie il periplo, e la deviazione sul bordo del panoramico altopiano sommitale.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Da Piazzale Dante, punto terminale della strada che da Castelnovo sale alla Pietra di Bismantova, si imbocca il sentiero 697 passando alla base del muro di arenaria.
Una ripida salita permette di giungere sul pianoro sommitale della montagna.
Abbandonando, provvisoriamente, il sentiero 697, ci si porta sul bordo del baratro ad ammirare lo splendido panorama circostante.
Dopo aver superato l’impercettibile vetta e il punto di arrivo della Ferrata degli Alpini, si torna a recuperare il tracciato 697 tramite il quale si scende a tagliare il versante settentrionale della Pietra giungendo a Campo Pianelli, limite settentrionale del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e luogo di insediamento preistorico.
Senza mai abbandonare il medesimo segnavia, si supera una zona caratterizzata da grossi blocchi franati innumerevoli anni fa e, di seguito, si cammina lungamente ai piedi del fianco orientale della Pietra.
Toccata la Via Crucis di Casale e l’area picnic dell’Orto dei Frati, si risale alla Foresteria San Benedetto e al vicino Piazzale Dante.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Parcheggiata l’auto in Piazzale Dante (q. 885 m. circa), punto terminale della strada che da Castelnovo sale alla Pietra di Bismantova, seguo la scalinata che conduce ad un balcone panoramico affacciato sull’alto Appennino, dal modenese al parmense, passando dalle più alte cime del reggiano.
Proseguo nella salita. Supero il bivio con il sentiero 699A che conduce alla Ferrata degli Alpini e, appena oltrepassato il Rifugio della Pietra, a pochi passi dall’eremo dedicato alla Madonna di Bismantova ed edificato nel 1617, svolto a sinistra seguendo le indicazioni per la sommità (segnavia 697, qui coincidente con il lungo Sentiero Spallanzani-S.SP.).
Cammino alla base dell’incredibile muro di arenaria dove diverse persone stanno arrampicando.
Alcuni squarci nel bosco regalano splendide visuali verso l’alto Appennino. Purtroppo, oggi le cime del crinale principale risultano immerse nelle nuvole.
Appaiono pure le case di Castelnovo prima di superare anche la deviazione per la Ferrata Ovest dell’Ultimo Sole.
Una ripida salita scalinata permette di valicare un punto debole del balzo roccioso e mi ritrovo in cima al pianoro che caratterizza la parte superiore della Pietra.
Pervenuto al bivio per la cima, seguo l’ampio tracciato che si inoltra in salita nel bosco abbandonando, momentaneamente, il sentiero 697.
Uscito dalla vegetazione mi porto sull’orlo del baratro.
Il panorama è sublime sui dolci pendii circostanti e le cime dell’Appennino reggiano con il Ventasso davanti all’Alpe di Succiso poi il Cavalbianco, il Sillano e, un po’ più a est, il Prampa e il Monte Cisa seguiti dal Cusna, massima elevazione della provincia e seconda di tutto l’Appennino settentrionale. Lo sguardo, comunque, spazia anche verso il parmense e il modenese.
Cammino in senso antiorario su traccia battuta attraverso il dolce paesaggio dell’altopiano, completamente differente da quello del vicino precipizio.
Ogni tanto mi affaccio sulla vertiginosa parete.
La vista si estende, ora, anche sulla vallata del Fiume Secchia. Ai miei piedi il parcheggio da cui son partito.
Supero l’impercettibile sommità (q. 1041 m.) poi il punto di arrivo della Ferrata degli Alpini.
Poco oltre, abbandono il bordo dell’altopiano per scendere dolcemente, affiancato dagli alberi, fino a recuperare il sentiero 697.
Proseguo in direzione di Campo Pianelli.
Mantenendomi sul tracciato 697, oltrepasso la biforcazione con il sentiero 699 e perdo quota fino ad incrociare, presso un fabbricato in pietra (Cà di Lovastrel, q. 885 m.), il percorso 697A, veloce alternativa per tornare al punto di partenza.
Continuo ancora lungo il sentiero 697 e, tagliando il poco pendente versante settentrionale della Pietra, in alcuni minuti giungo a Campo Pianelli (q. 825 m. circa), limite settentrionale del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e luogo di insediamento preistorico.
Procedo su ampio tracciato e, alcuni minuti più tardi, lascio il percorso principale del Sentiero Spallanzani per proseguire verso Piazzale Dante (segnavia 697).
Da questo versante la Pietra è priva della sua caratteristica bastionata rocciosa.
Oltrepasso il bivio con il sentiero 699, proveniente dall’altopiano e scendo sotto quota 800 m., limite inferiore dell’escursione. L’area, prevalentemente boschiva, è punteggiata da blocchi di roccia franati innumerevoli anni fa. Su uno di essi qualcuno ha raffigurato un’immagine religiosa.
Seguendo i numerosi segnavia bianco-rossi, cammino lungamente ai piedi del fianco orientale della Pietra.
Toccata la Via Crucis di Casale e l’area picnic dell’Orto dei Frati, risalgo alla Foresteria San Benedetto e al vicino Piazzale Dante.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Settembre 2021
- Durata*: 1h50′
- Tempi progressivi*: Piazzale Dante – Sommità Pietra di Bismantova (40′) – Cà dal Lovastrel (1h05′) – Campo Pianelli (1h15′) – Piazzale Dante (1h50′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono in parte a quanto indicato nella segnaletica presente in loco e in parte a quanto da me impiegato. - Dislivello: +350 m./ -350 m. circa
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: GeoMedia – Carta escursionistica n. 2 – L’Appennino Reggiano – 1:25000
- Accesso: Da Reggio Emilia raggiungere Castenovo ne’ Monti dal quale si imbocca la strada per la Pietra di Bismantova percorrendola fino al suo termine, in Piazzale Dante.
- Trasporti pubblici: Autobus Seta da Reggio Emilia fino a Castelnovo ne’ Monti (linea 46) (https://www.setaweb.it/).
Da Castelnovo si sale a piedi con il sentiero 697A, via Cà Pavoni, collegandosi all’anello descritto a Cà dal Lovastrel oppure con i tracciati 697A poi 697, via Casa Pattino, fino a Campo Pianelli (circa 40′ complessivi a/r). Può convenire salire dalla seconda opzione e scendere dalla prima.
COMMENTI E NOTE:
- Percorso breve ma interessante con la splendida visione della Pietra di Bismantova da quasi tutti i versanti.
- L’itinerario si sviluppa in parte nel bosco e in parte su spazi aperti e panoramici.
- Non ci sono particolari punti difficoltosi. Solo ripida la breve salita terminale all’altopiano sommitale. Meglio evitare di sporgersi troppo sul bordo del baratro, nel caso ci si voglia avvicinare.
- E’ possibile ridurre l’escursione sia, una volta giunti a Cà dal Lovastrel, tornando direttamente indietro tramite il sentiero 697A, evitando il periplo della montagna, che tagliando un poco utilizzando il sentiero 699 evitando, in tal modo, sia di passare da Cà dal Lovastrel che da Campo Pianelli.
- Volendo allungare un poco il percorso, si può partire da Castelnovo ne’ Monti, da Campolungo, da Casale, da Ginepreto, da Carnola o, più lungamente, da Vologno (più sotto, nello spazio dedicato alle Altre escursioni pubblicate in zona, il link alla relativa descrizione).
- L’escursione può svilupparsi indifferentemente in entrambi i sensi.
Altre escursioni pubblicate in zona:
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