Giro dei 4 laghi dell’Alta Valle Antrona

Giro dei 4 laghi dell’Alta Valle Antrona

Impegnativo e lungo itinerario che collega i 4 laghi artificiali (Antrona, Campliccioli, Cingino e Camposecco) della Valle del Troncone e del Rio Banella, nel Parco Regionale Alta Valle Antrona.

Lago di Camposecco Alta Valle Antrona
Il lago di Camposecco

La traccia è stata rilevata direttamente ma potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze.

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


DESCRIZIONE:

Parcheggio l’auto presso il Lago di Antrona (q. 1073 m.) in località Alpe Russi appena prima della sbarra che a volte chiude la strada che porta alla diga di Campliccioli.

Inizio il comodo giro intorno al lago in senso orario. Il tracciato si sviluppa in piano fra la vegetazione pochi metri sopra l’acqua.

Galleria lago di Antrona
Galleria presso il lago di Antrona

Dopo alcune centinaia di metri si stacca il sentiero C00 diretto al bacino di Campliccioli.

La mulattiera sale decisa. Sarà la prima di una serie di fatiche che mi attendono durante questa escursione.

Raggiunta la strada per Campliccioli, la seguo in salita e appena superato il primo tornante devio ancora sulla mulattiera che taglia un po’ l’asfalto.
Arrivo alla Diga di Campliccioli (q. 1352 m.). In fondo alla valle vedo il Lago di Antrona.
Le nuvole coprono il cielo ma il lago ha lo stesso il suo fascino.

Il mio obiettivo è il Lago di Cingino. I cartelli portano ad attraversare la diga ma io vorrei seguire la traccia che rimane sul lato orientale. In carta viene indicata come C21, sul posto c’è solo il cartello del tracciato C23 senza l’indicazione per Cingino. Sopra di me vedo una passerella sospesa, magari è il percorso che sto cercando.
Allora salgo per la stradina asfaltata seguendo il segnavia C23 e brevemente pervengo all’inizio di uno stradello sterrato. Lo imbocco anche se non ci sono segni bianco-rossi e in pochi metri giungo alla passerella che avevo visto prima. Si tratta di una vecchia linea ferroviaria con rotaie poggiate su assi di legno, porzione del sistema cantieristico utilizzato per la realizzazione delle dighe della zona.

Diga di Campliccioli alta valle Antrona
La vecchia passerella ferroviaria presso il lago di Campliccioli

Presso una galleria compare un segno bianco-rosso a conferma che questo era il percorso che avevo ipotizzato di seguire. Il tragitto è particolare fra rotaie, gallerie e qualche vecchio carrello.
Costeggio tutto il lago dal colore smeraldino.

Lago di Campliccioli Valle Antrona
Il lago di Campliccioli

Intorno si vedono anche delle cascate, l’acqua non manca da queste parti nonostante la presenza di dighe e tubature.

Poco oltre il termine del lago, devio in direzione di Cingino, attraverso su di un ponticello il Torrente Troncone e salgo alle ristrutturate case dell’Alpe Ganarioli (q. 1412 m.).

Alpe Ganarioli alta valle Antrona
Ganarioli

Proseguendo verso Cingino con il sentiero C00, risalgo la valle del Troncone con il corso d’acqua spumeggiante alla mia sinistra.
Tale tracciato (C00) corrisponde all’antica “Via Antronesca” che dall’Ossola portava allo svizzero Vallese attraverso il Passo di Saas.

Presso l’Alpe Casaravera (q. 1499 m.) il bosco lascia il posto ad un bello spiazzo prativo in cui pascolano alcune vacche.
Le nuvole coprono le alte cime che avrei di fronte.

Continuo la salita. Il torrente sempre al mio fianco scorre veloce e saltellante. Gli spazi fra le conifere lasciano aperta la vista sulla maestosa testata della valle. Sullo sfondo anche la cascata del Rio Troncone che si fa sempre più vicina.

Alta valle Troncone
L’alta Val Troncone

Mantengo sempre la direzione per il Cingino e il sentiero C00 abbandonando che prosegue verso la cascata e l’Alpe Lombraoro di sotto.

La salita si fa dura e guadagno velocemente quota mentre il panorama si amplia. Intorno le cime superano  i 3000 metri anche se le nuvole continuano per lo più a coprirle.

Supero un tratto meno pendente in cui si trova l’antica postazione di sosta del Saler poi il tracciato riprende a salire con più decisione.
Aumentano anche le pietre poste sul sentiero.
Finalmente avvisto la sagoma del bivacco Cingino e la diga dell’omonimo lago.

Bivacco Cingino Alta valle Antrona
Bivacco Cingino

Presso il bivacco (q. 2255 m.) è presente anche una fontana.
Salgo ad incrociare la GTA (Grande Traversata delle Alpi) e la seguo fino alla diga realizzata fra il 1925 e il 1930.
Spesso sul ripido muro si possono ammirare gli equilibrismi di alcuni stambecchi che si arrampicano alla ricerca del salnitro.

Il lago presenta un bel colore blu scuro. Alle sue spalle appare e scompare il Pizzo Cingino nord.

Lago Cingino Alta Valle Antrona
Il lago Cingino

Passo sull’altro lato della diga e imbocco il sentiero C99/GTA che scende ripidamente a fianco del fosso uscente dallo sbarramento.

Aggirata la dorsale arrivo alla piccola porta di ingresso del tunnel dell’ENEL che passa sotto la Punta della Rossa.

Tunnel ENEL Cingino Camposecco
La porta d’ingresso del tunnel dell’ENEL

La galleria è lunga quasi 2 km. Un cartello indica l’obbligo di indossare il casco e utilizzare una torcia elettrica.
All’interno è presente un grande tubo. Subito c’è l’interruttore di accensione temporizzata dell’illuminazione presente lungo il tunnel.
Lo spazio di passaggio è limitato. Una scalinata fa scendere di qualche metro. Inizio il lungo rettilineo di cui non si vede la fine. Il fondo è pieno di pozze formate dall’acqua che filtra dal basso soffitto irregolare.

Tunnel ENEL Cingino Camposecco interno
Lungo il tunnel dell’ENEL fra Cingino e Camposecco

Per riuscire a procedere devo stare molto chinato. Dopo pochi metri accendo anche la mia frontale in modo da vedere bene l’acqua sotto i piedi.
Dopo circa un km una leggera curva a cui segue un secondo lunghissimo rettilineo.
Passati oltre 30’ finalmente giungo alla porta di uscita (da chiudere sempre!).
Ringrazio il casco per avermi risparmiato diverse botte in testa. Credo che retto in piedi possa camminare tranquillamente solo una persona non più alta di 170/175 cm., ho 20 cm. di troppo!

Poco dopo di me escono anche tre ragazzi. Anche loro un po’ straniti dall’esperienza particolare.

Segue un lungo traverso completamente pianeggiante, vecchio percorso di rotaie.

GTA Alta Valle Antrona Cingino Camposecco
Lungo la GTA

Lontano vedo la sagoma della diga di Camposecco, mio prossimo obiettivo.
Alcuni brevi tratti sono leggermente esposti ma la traccia è larga.
Supero una cascata mentre le nuvole continuano a coprire la porzione più elevata delle montagne. Alla mia sinistra ci sarebbero la Punta di Saas e Punta della Rossa.

Cascata GTA Campliccioli Alta Valle Antrona
Cascata lungo la GTA

Il percorso pianeggiante si interrompe. All’improvviso le rotaie si impennano e il sentiero sale ripidissimo al loro fianco.

Eccomi in cima. Sono presenti alcuni fabbricati tra cui il Bivacco Camposecco (q. 2350 m.) e la stazione di arrivo della funivia dell’ENEL che parte in prossimità del Lago di Campliccioli.

Bivacco Camposecco Alta Valle Antrona
Bivacco Camposecco

Vado sulla diga costruita contemporaneamente a quella di Cingino. Davanti a me il lago artificiale, dal bellissimo color turchese, e la cresta di Saas con cime che toccano i 3400 m. di quota. A nord le Coronette di Camposecco attraverso le quali passa la GTA per raggiungere la Val Loranco, altra bella porzione del Parco Regionale.

Lago Camposecco Alta Valle Antrona
Il lago di Camposecco

Ritorno alla stazione di arrivo della funivia e inizio la discesa verso il lago di Campliccioli (itinerario C34).
L’ambiente è sempre molto bello. Il sentiero si fa subito impegnativo e sconnesso fra erba e sassi. Oltrepasso alcune pietraie e continuo a perdere quota fra i rododendri.

Riposo un attimo le gambe presso i ruderi dell’Alpe Scarone dopo la quale la discesa è molto ripida.

Alpe Scarone Alta Valle Antrona
Alpe Scarone

Un tratto scalinato, detto “lo scalone” mi porta alla piana dell’Alpe Banella.

Alpe Banella Alta Valle Antrona
Alpe Banella

Segue ancora un lungo tratto in discesa che termina giusto al lago di Campliccioli, non molto più in basso della bella cascata del Rio Banella.

Cascata Rio Banella Alta Valle Antrona
La Cascata del Rio Banella

Percorro in senso orario il breve lungo lago e, aggirando la centrale idroelettrica, giungo alla diga ma, invece di attraversarla e tornare sul percorso dell’andata, opto per rimanere sul percorso C34 che rimane a mezzacosta sulla sinistra orografica.

Lago di Campliccioli Alta Valle Antrona
Il lago di Campliccioli

Passata una galleria il panorama si apre sul lago e la valle di Antrona.

Dopo un primo tratto pianeggiante inizia la discesa anche un po’ sconnessa. Alcuni tratti presentano parapetti in legno o con cavi d’acciaio.
Davanti si vede la Punta della Forcola, più in basso e lontano le case di Antronapiana. Sotto l’intenso blu del lago di Antrona.

Lago di Antrona
Il lago di Antrona

Il percorso si rivela piacevole e piuttosto panoramico.

Vicino ad una cappella votiva svolta a destra scendendo alle case dell’Alpe Ronco e poi al lago di Antrona.

Con le ultime fatiche percorrendo il lungo lago in senso orario ritorno all’Alpe Russi e all’auto.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Luglio 2020
  • Durata*: 9h00′ (con possibilità di suddividere l’escursione in più giorni pernottando nei bivacchi presenti)
  • Tempi progressivi*: Lago di Antrona Alpe Russi – Diga di Campliccioli (55′) – Alpe Ganarioli (1h25′) – Diga del Cingino (4h35′) – Diga di Camposecco (5h50′) – Diga di Campliccioli (8h15′) – Lago di Antrona Alpe Russi (9h00′)
  • *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +1500 m./ -1500 m.
  • Difficoltà: EE-Escursionisti Esperti (EEA il tunnel dell’ENEL per uso casco e torcia)
  • Carta escursionistica: Geo4Map – N. 7 – Valle Antrona-Pizzo d’Andolla-Villadossola – 1:25000
  • Accesso: Seguire l’autostrada fino a Gravellona Toce e proseguire con la superstrada in direzione Svizzera. Uscire a Villadossola e seguire le indicazioni per la Valle Antrona. Ad Antronapiana procedere per il Lago di Antrona e parcheggiare nella località turistica nei parcheggi appositi.
  • Trasporti pubblici: Treno per Villadossola e/o Domodossola (https://www.trenitalia.com/) poi Autobus fino ad Antronapiana (https://www.comazzibus.com/linee_orari.php)

COMMENTI E NOTE:

  • Impegnativo e lungo percorso in ambiente in parte selvaggio. Panorami di notevole fascino e i laghi risultano piuttosto belli e differenti fra di loro.
  • Ho indicato la difficoltà EE in quanto il percorso è molto lungo e faticoso, dal dislivello importante. Il fondo spesso è sconnesso, su pietre, e richiede passo sicuro. I tratti esposti sono piuttosto limitati e non dovrebbero creare particolari problemi a meno che la sofferenza di vertigini non sia notevole.
    La discesa dal lago di Camposecco a quello di Campliccioli non permette rilassamenti e mette a dura prova le articolazioni.
  • Può essere consigliabile spezzare il percorso in due tappe pernottando in uno dei bivacchi che si incontrano lungo il percorso.
  • Eventualmente si può percorrere in senso opposto (antiorario) in modo da effettuare il ripido tratto fra i laghi di Campliccioli e Camposecco in salita ed avere una più dolce discesa.
  • E’ possibile ridurre l’itinerario in vari modi raggiungendo però un numero inferiori di bacini d’acqua tra cui segnalo le seguenti alternative:
    -parcheggiando presso la diga di Campliccioli (attenzione all’apertura della sbarra) si elimina tutto il tratto fra il lago di Antrona e quello di Campliccioli limitando la visita ai 3 laghi superiori e riducedendo di 1h30’/2h il percorso;
    -si può semplicemente fare un anello che, in circa 2h30′, dal lago di Antrona raggiunga il lago di Campliccioli e ne percorra il periplo (difficoltà Escursionistica).
    -al ritorno dal lago di Campliccioli si può ripercorrere il meno panoramico tragitto dell’andata velocizzando e riducendo leggermente la lunghezza dell’escursione.

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7 Replies to “Giro dei 4 laghi dell’Alta Valle Antrona”

  1. Grazie della descrizione molto accurata. domanda e’ possibile evitare il tunnel di 2 KM.
    Grazie

    1. Esiste una traccia, non sempre ben visibile, che collega le due estremità del tunnel aggirando la Punta della Rossa e toccando la Croce di Garansla. Si tratta di un percorso riservato esclusivamente ai più esperti, non oggetto di manutenzione e con tratti molto esposti tagliando, fra erba e roccette, un pendio ripidissimo. Si aggiungono circa 200 metri di dislivello e 3 o 4 ore di “cammino”.

  2. Bellissima escursione (10 ore) in una giornata ventosa.(Difficoltodsa l’apertura della porta galleria entrata Cingino)

  3. Ciao! Ottimo articolo grazie! vorrei provare il percorso questo sabato….il tunnel è sempre aperto o c’è il rischio di torvarlo chiuso?
    Grazie

  4. Buonasera mi è piaciuto molto la descrizione dell’itinerario, sono un amante di trail running e vorrei percorrerlo possibilmente con una traccia gpx, è possibile averla? Cordiali saluti,
    Davide Morellini.

    1. Quasi all’inizio dell’articolo, a fianco della mappa del percorso se guardi da pc oppure appena sotto alcuni dati del percorso se guardi su smartphone, trovi un pulsante con scritto “Maggiori informazioni”. Clicca lì e troverai anche il gpx da scaricare!
      Buon trail!

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